Ha chiuso ieri Videocittà, il Festival della Visione e della Cultura Digitale ideato da Francesco Rutelli e con la direzione creativa di Francesco Dobrovich con l’esibizione del noto compositore e produttore italiano Dardust con il suo Urban Impressionism, un’esperienza AV curata da Videocittà, in cui il noto compositore e produttore incontra il lavoro di Franz Rosati. Lo show presentato a Marzo scorso alla Nuvola è un concentrato di emozioni, sensazioni e libertà. Dardust grazie all’ausilio dell’artista visivo e sonoro Franz Rosati racchiude la sua visione miscelando suoni, archi, synth e note anche di composizione neoclassica del suo fedele pianoforte.
Dardust di presenta al pubblico spiegando il viaggio che lo ha portato alla creazione di questo concept album, parla di periferie dove la maggior parte di noi vive e del loro cuore pulsante celebrandole con le sue note donandogli una nuova identità e libertà. Passeggia tra nuovi scenari urbani attraverso registrazioni di suoni nelle periferie di varie città, ispirandosi all’impressionisti e in particolare al dipinto di Claude Monet Impressione, levare del sole che un critico definì incompiuta e quindi un’impressione
Davanti ad un pubblico attento Dardust si è dimostrato ancora una volta di essere uno dei talenti più trasversali del panorama musicale italiano.