Interviste

Veronica Rudian, il volo dei gabbiani e la compositrice seduta in riva al mare

Veronica Rudian

Veronica Rudian ha pubblicato lo scorso 1 dicembre, FLIGHT OVER THE WAVES (distribuzione ADA Music Italy). Il brano è un’ode alla libertà e alla leggerezza. La compositrice, seduta in riva al mare, ha trovato ispirazione nel volo elegante dei gabbiani, che simboleggiano un passaggio simbolico dalla terra al cielo, dalla materialità alla spiritualità. Attraverso il movimento leggero e delicato delle ali, l’autrice vuole trasmettere un messaggio di profonda libertà e aspirazione all’infinito.

Questo singolo nasce da un’ispirazione. Mi racconti come è arrivata?
“Flight over the waves” è un’ode alla natura e alla bellezza che ho trovato osservando i gabbiani sulla spiaggia: il loro volo come un passaggio dalla terra al cielo mi ha sempre affascinato. Una mattina, seduta in riva al mare sotto casa, ho fissato lo sguardo sui gabbiani che danzavano nell’aria. Lì, tra il respiro del maree il canto del vento, ho trovato l’ispirazione per questa nuova composizione. I gabbiani, con le ali aperte, si alzavano da uno scoglio e si libravano nell’azzurro infinito del cielo. Questo spettacolo mi ha rapita, e ho visto in quel movimento un messaggio profondo. Era come se quei gabbiani rappresentassero un passaggio simbolico, un’ascensione dalla terra al cielo, dalla materialità alla spiritualità. Il loro volo elegante e libero simboleggiava la libertà, la leggerezza e l’aspirazione all’infinito. Era un richiamo alla nostra innata ricerca di sollevare le ali della creatività e alzarsi sopra le difficoltà che la vita ci presenta. Come quei gabbiani, anche noi possiamo trovare la forza di superare le sfide e raggiungere nuovealtezze. Così, sulla riva del mare, è nata “Flight over the waves”, una melodia che canta l’eterno desiderio umano dielevazione, di superare gli ostacoli, e di raggiungere il cielo. Come il gabbiano che vola senza meta, anche noi possiamo volare alto, liberi da ogni peso, e trovare la nostra personale dimensione celeste.

Ti capita spesso di ricevere questi “suggerimenti” dalla realtà che ti circonda?
Si, spesso mi capita di ricevere dei segnali dalla realtà che mi circonda, anche se la mia ispirazione arriva da tante cose, spesso anche durante la notte, mentre sono in dormiveglia.

Se arrivano, come li fissi? Scrivi, crei note vocali, registri una melodia?
Registro subito una sorta di bozza sul telefono. Quando poi sento che mi piace, lo completo, lo registro e poi inizio a scriverlo sul pentagramma.

Leggo che suoni da piccolissima, come è nata questa passione?
I miei genitori sono sempre stati appassionati di musica, pur non avendo mai suonato. Nasco come pianista classica. I miei genitori mi raccontano che quando avevo solo 2 anni, intonai, ovviamente con una manina, la melodia di una canzone degli 883, su una pianola giocattolo regalata dai miei nonni. Prendono così la decisione di iscrivermi in una scuola di musica locale per iniziare ad intraprendere gli studi del pianoforte. All’età di 8 anni, vengo presa all’Accademia Chopin di Padova sotto la guida del maestro polacco Marian Mika. Mi trasferisco poi in Polonia nel 2006 per quasi mezzo anno per perfezionarmi sulle musiche di Chopin. È da qualche anno che mi dedico alla composizione, trovando finalmente un modo personale per esprimermi.

Nel 2011 hai vinto il premio Donna dell’anno. Volevo sapere cosa ha significato per te questo riconoscimento.
È stato per me un orgoglio ricevere un premio così prestigioso per meriti artistici. Sono stata scelta tra 900 candidate da tutto il mondo. Anche perché prima di me, a livello italiano, hanno ricevuto questo premio Lea Pericoli per lo sport e Rita Levi Montalcini per la scienza e la ricerca.

Posso chiederti una riflessione da artista e da donna sui fatti delle ultime settimane? Dal tema della violenza dilagante, all’educazione arrivando però alla grande partecipazione delle manifestazioni del 25 novembre. C’è speranza che qualcosa cambi sul serio?
Questi fatti che purtroppo ormai perdurano da diversi anni, essendo poi donna, mi hanno turbato in passato e continuano a farlo oggi. Noi donne non siamo più libere di dire “No”. Spero che dopo tutte le tragedie avvenute il nostro Governo crei delle leggi ad hoc per tutelarci al più presto. Nel mio piccolo, attraverso la musica, cerco di contribuire a portare un po’ di speranza a tutte le persone che soffrono.

Torniamo alla musica. Nel tuo percorso c’è anche il teatro, in cosa ha arricchito la tua artecimentarti anche in questo tipo di esperienza? Immagino tempi diversi, linguaggi diversi, ci si deveadattare, mutare. Oppure no?
Lavorare in teatro è stata una bellissima esperienza, perché mi sono adattata ad un ruolo musicale che non avevo mai affrontato. Come la rassegna teatrale su Papa Francesco “Il primo a chiamarsi Francesco” dove ho collaborato con Dario Baldan Bembo, Elisabetta Viviani e Franco Romeo, personaggi che hanno fatto la storia della musica e del teatro italiano. Poi, ho avuto una bella e divertente collaborazione con l’attore romano Michele La Ginestra in una commedia teatrale “Mi hanno rimasto solo”. Sempre in teatro, ho avuto il piacere di accompagnare sul palco attori, scrittori, politici e ballerini come Carla Fracci nella rassegna Pomeriggi Letterari al Teatro del Casinò di Sanremo.

Hai anche scritto delle colonne sonore. Come ci si approccia alla scrittura per un film? Ispirazione, lettura della sceneggiatura, raccogliendo le impressioni del regista?
A me piace molto scrivere colonne sonore, amo il cinema e tutti i suoi generi. Normalmente, il regista mi passa la sceneggiatura per poterla leggere ed entrare in empatia con i personaggi e con la storia del film. Una volta immedesimata a pieno, nascono le idee. Mi diverte molto, perché ho tanta immaginazione e creo i personaggi attraverso la musica.

Cosa arriva adesso? Un allbum, altri progetti? Cosa puoi rivelare?
Il primo dicembre è uscito il singolo “Flight over the waves”, che fa da apertura al nuovo album sul qualesto lavorando, uscirà nel 2024. Prossimamente uscirà un altro brano ma ancora non posso rivelare nulla, sarà una sorpresa. Il 22 dicembre suonerò a Bergamo, il 13 gennaio a Bordighera per la raccolta fondi per i malati di sclerosi multipla e il 26 gennaio sarò a Salisburgo. Per info e news potete seguirmi sulla pagina ufficiale di Facebook e su Instagram.

BIO
Nata a Bordighera il 15 giugno 1990, Veronica Rudian inizia a studiare pianoforte all’età di quattro anni. A otto anni è ammessa nella prestigiosa Accademia Pianistica F. Chopin di Padova, dove studia con il maestro Marian Mika. Nel 2006 si trasferisce a Varsavia per il perfezionamento delle musiche di Chopin. Nel 2007 consegue la licenza di teoria e solfeggio e di quinto anno presso il Conservatorio Ghedini di Cuneo. Nel corso della sua carriera musicale Veronica ha anche ottenuto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2009 l’UNICEF le ha riconosciuto a Imperia i suoi meriti artistici, due anni dopo riceve la laurea Honoris Causa da parte dell’Università della Pace di Lugano. Nel 2011, sempre a Lugano, vince il Premio Donna dell’Anno, tra 900 donne candidate provenienti da tutto il mondo, diventando la terza italiana a ricevere il prestigioso riconoscimento dopo l’ex tennista Lea Pericoli e la scienziata Rita Levi Montalcini. Nel 2012 e nel 2013 collabora con Donnie Herron, il polistrumentista di Bob Dylan, e l’anno successivo si esibisce ai Giardini del Principe a Loano.  Nel 2014 suona in occasione del tour teatrale “Mi hanno rimasto solo” dell’attore romano Michele La Ginestra e l’anno successivo nella rassegna teatrale su Papa Francesco dal titolo “Il primo a chiamarsi Francesco”, con il cantautore Dario Baldan Bembo, Elisabetta Viviani e l’attore lombardo Franco Romeo. Lo scorso 1° gennaio partecipa alla 30ª edizione del Concerto di Natale per la Pace in Vaticano trasmesso su Canale 5 accompagnando al pianoforte la cantante Amy Lee degli Evanescence nel brano dei Beatles “Across the Universe” con la direzione del Maestro Adriano Pennino. Veronica Rudian è un’artista socialmente impegnata, nel 2009 prende parte al concerto di musica classica per Haiti dell’UNICEF a Bordighera, nel 2017 e 2018 si esibisce con proprie composizioni per i terremotati di Finale Emilia ed a favore della raccolta fondi per gli sfollati del Ponte Morandi e nel 2020 per la raccolta fondi Covid19 per Croce Rossa e Protezione Civile di Bordighera. La pianista ha composto anche colonne sonore, nel 2011 per il thriller “L’altro Lato” del regista toscano Giuliano Pagani e nel 2014 per il corto sulla guerra in Kosovo “La lettera” di Giuliano Pagani.

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