Non poteva che essere così, come ogni anno. Mesi e mesi a dirsi che al Festival di Sanremo contano solo le canzoni, che la politica non c’entra col festivàl, che l’unica cosa importante è la musica… Poi ci ritroviamo in piena settimana sanremese a parlare di Blanco e il suo destro fatato alla Batistuta, della Ferragni, di Mattarella, del vestito della Ferragni e delle gaffe di Amadeus.
E le canzoni? In sottofondo, all’una di notte, giusto per riempire un po’ lo spettacolo.. ed è sempre un peccato, perché come di consueto anche quest’anno Sanremo 2023 regala dei bei brani, che piano piano ci entreranno in testa e che canteremo e balleremo fino alla fine dell’estate.
Come quello di Elodie, concepito già per essere un tormentone, o il funk dei Colla Zio, scanzonati quanto serve per debuttare sul palco dell’Ariston.
Mentre la classifica della sala stampa profila già un possibile vincitore e dei possibili vinti (Mengoni da podio fin da subito, Ultimo quasi), la classifica del vox populi ha già acclamato i suoi idoli. E noi? Noi facciamo pagelle discutibili, come al solito


Ecco di seguito quindi (in ordine di classifica della sala stampa) le nostre discutibilissime e sindacabilissime pagelle della prima serata di Sanremo 2023
Sanremo 2023 – Le pagelle della prima serata
Marco Mengoni – Due vite – 6+
Quando Mengoni fa il Mengoni gli viene davvero bene. Il brano è ben costruito e riesce ad emozionare, anche se nel ritornello non parte come potrebbe o dovrebbe. Ma sicuramente nel podio di questo Festival di Sanremo
Elodie – Due – 5+
Costruita, pensata, composta e cantata per essere un jingle di qualche pubblicità glamour, per lo più di orologi o di make up. Ambiguità e prezzi alti, che agli inserzionisti piacciono i clienti ad alto tasso di spesa, lounge bar, moskow mule e cocaina. Fuori dai quei venti secondi di jingle, c’era una canzone? Ma davvero??
Coma_Cose – L’addio – 7,5
Ma l’addio non è una possibilità. Quante volte l’abbiamo detto, quante volte l’abbiamo pensato? Qualche volta per fortuna, per non rovinare qualcosa che era più importante, come nel caso di California e Fausto. Altre volte purtroppo, portando avanti storie tossiche che ci rovinano gli anni. Ma solo pensarlo, andare con la mente negli angoli del nostro inconscio, emozionarsi con il brano, beh significa che i Coma Cose ancora hanno fatto centro. Anche stavolta non andranno da nessuna parte in classifica, e speriamo che mi sbagli davvero
Ultimo – Alba – 6,5
Su Ultimo c’ho giocato i soldi, quindi non può che essere influenzata da conflitto di interesse questo giudizio. Il suo vestito da “umile” esibito in sala stampa manco mi fa impazzire (sfanculali sti stronzi, ma che te frega) e la prima strofa non parte mai, non entra in testa e fa fatica a crescere. Però quando cresce… e beh, che je voi di? Il suo essere sempre più Vasco (almeno nell’esibizione live, meno nella versione incisa) e sempre meno Tiziano Ferro da un lato mi terrorizza dall’altro mi affascina. Soldi ben spesi nelle scommesse online
Leo Gassman – Terzo cuore – 7–
Bella combo la voce di Gassman e la firma di Zanotti. “Terzo Cuore” è orecchiabile, radiofonica, un testo che si presta alle caption dei social e, nonostante tutto ciò, rimane una bella canzone. Composizione semplice ma siamo a Sanremo mica al Koln concert. Poi Leo Gassman se la meritava, raro caso di vincitore dei giovani non invitato tra i big dell’anno successivo. Daje Leo!
Mara Sattei – Duemilaminuti – 5,5
Uno s’aspetta thasup (nel radio edit c’è almeno nei cori, live se c’erano non si son sentiti), s’aspetta Damiano, s’aspetta Mara Sattei per Dio, invece stiamo nel 1998, l’Italia è appena uscita contro la Francia ai rigori e fa pure freddo
Colla Zio – Non mi va – 6+
Ao a me il funk piace, me ricorda un sacco de cose, un sacco de donne… Leggera e scanzonata come è giusto che sia una canzone al festival di Sanremo, ben composta e ottimamente arrangiata. Resa audio non perfetta al live ma avranno il tempo per migliorare, poi la canzone cresce ascolto dopo ascolto
Cugini di Campagna – Lettera 22 – 5,5
La Rappresentante di Lista ha preso una delle canzoni meno potenti che avevano, hanno chiamato i Cugini di Campagna, si saranno detti qualcosa e oggi ascoltiamo sta roba qua. Che almeno all’esibizione dal vivo è stata poca cosa. Però rimangono comunque dei mostri sacri quindi bravi bravi, forza Silvano p*****o
Mr. Rain – Supereroi – 6
I ragazzini sono una paraculata e la scenetta coi ragazzini è una super paraculata, però la canzone merita, attuale, nel solco di Mr.Rain e fondamentalmente stra adatta a Sanremo come testo. Però i ragazzini rimangono una paraculata
Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato – 6
Mettersi a nudo non è mai facile, figuriamoci all’Ariston, figuriamoci dopo tutto quello che si è detto. L’esibizione non è perfetta, poche cazzate, ma ben tornato Gianluca. La canzone merita, quantomeno per il testo scritto col cuore
Ariete – Mare di Guai – 6-
Alla fine se porti Calcutta a Sanremo t’accolli il pacchetto completo, con tanto di stonature a gogò ed effetti di straniamento continuo. Però sentitela su spotify, poi risentitela. E lasciatevi trasportare.. Se avete adorato quel periodo della musica italiana tra il 2016 e il 2019, beh adorerete pure questa canzone. Se invece vi faceva cagare all’epoca vi farà cagare pure oggi, skippate subito.
Gianmaria – Mostro – 6+
Inspiegabilmente penalizzata dalla sala stampa sta canzone invece è proprio carina. Già al secondo ascolto te la canticchi, poi lo stile suo quello è, ci sta pure che lo esageri un po’. Certo Sanremese zero, però salirà posizioni con le altre giurie, vedrete
Olly – Polvere – 6,5
Ho un feticcio lo confesso: la dance anni 90-2000. Anche recitassero il mein kampf con la cassa dritta di sottofondo mi piacerebbe. “Wir müssen grausam sein, wir müssen es mit ruhigem Gewissen sein, wir müssen auf technische, wissenschaftliche Weise zerstören“: bellissimo, 6,5, dove si balla?
Anna Oxa – Sali – 5+
TAFKAAO ha portato pure una bella canzone, però checcazzo azzeccala una vocale. Una almeno, giusto per capire il testo senza leggerlo. E poi perché ostinarsi a salire d’ottava?