Preceduto da interviste ai protagonisti, immagini di repertorio di Freddie Mercury, la prima intervista televisiva alla band e spezzoni di esibizioni famose (come quella ad Hyde Park), il concerto viene proposto in una versione rimasterizzata e restaurata in Ultra HD, con uno spettacolare surround, affinché anche in sala si possano godere le emozioni del live di oltre 40 anni fa. E poi c’è lui, Freddie Mercury, straordinario animale da palco, due abiti diversi e “succinti” creati per lui da Wedy deSmet, smalto nero alle unghie (Brian May aveva optato per il bianco invece) e soprattutto una voce che mette i brividi anche a quasi mezzo secolo di distanza. “Now I’m Here” “Killer Queen” “Keep Yourself Alive” e naturalmente “Bohemian Rhapsody”, con un superbo medley rock a concludere (comprendente gli estratti di Stupid Cupid e Be Bop A Lula): le conosciamo tutti, e ci mangiamo le mani di non averle mai potute sentire dal vivo. Oggi possiamo però vivere un concentrato di quelle sensazioni che vissero i fortunati spettatori dell’Hammersmith Odeon stando direttamente seduti al cinema, consapevoli (sicuramente più dei spettatori dell’epoca) di star assistendo alla Storia. Quella con la esse maiuscola.