Si è tenuta ieri, presso il Tempio di Adriano a Roma, la cerimonia di consegna dei Draghi d’Oro, i Premi Italiani del Videogioco istituiti nel 2013 da AESVI (Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani).
Trionfatore della serata è stato THE WITCHER 3: WILD HUNT. A ritirare i premi ricevuti (oltre a MIGLIOR VIDEOGIOCO 2015 anche MIGLIOR VIDEOGIOCO DI RUOLO e PREMIO SPECIALE DEL PUBBLICO) è stato Konrad Tomaszkiewicz, Game Director di CD PROJEKT RED.
Sul piano italiano STORM IN A TEACUP è lo studio che è riuscito ad imporsi con N.E.R.O.: Nothing Ever Remains Obscure come MIGLIOR VIDEOGIOCO ITALIANO 2015 e MIGLIOR GRAFICA VIDEOGIOCO ITALIANO. A ritirare il premio un raggiante Carlo Ivo Alimo Bianchi, CEO della Società, insieme ad una corposa rappresentanza dello studio.
La Giuria, composta dai giornalisti delle principali testate d’informazione e dai giornalisti di riferimento della stampa specializzata e presieduta quest’anno da Luca Tremolada, autorevole firma de Il Sole 24 Ore, è stata chiamata a stabilire il miglior gioco del 2015 e i migliori titoli in 16 categorie generali più 4 categorie specificamente dedicate ai prodotti sviluppati in Italia. A queste si aggiungono il premio al videogioco più venduto sulla base dei dati rilevati da GfK e un premio assegnato con votazione del pubblico sul sito www.premiodragodoro.it.
La serata è stata presentata da Francesco Facchinetti e dalla blogger Tess Masazza: onestamente il Trio Medusa nelle edizioni precedenti aveva saputo condurre l’evento in modo più piacevole, se non altro per una maggiore attenzione a tempi e stile – che in alcune occasioni è venuto meno – insieme a qualche incertezza di troppo nei riferimenti videoludici e nella lettura di titoli e nomi di sviluppatori. Malgrado questi appunti, la premiazione si è svolta in modo piacevole, con i premiati ad avvicendarsi sul palco, inframezzati da clip dedicate al mondo del videogioco a tutto tondo, in un’ottica in cui finalmente i video game sono stati presentati come un medium maturo, una realtà variegata e ricca di contenuti e destinazioni d’uso profondamente diversi.
Importante sottolineare anche una presenza più convinta delle istituzioni, compresi il MIBAC, Direzione Generale per il CINEMA e l’Agenzia ICE, a testimonianza di una sempre maggiore consapevolezza dell’importanza del mercato dei videogiochi anche per l’Italia. In tal senso, si è parlato della possibilità di estendere al comparto le agevolazioni previste dall’ordinamento per il cinema e l’audiovisivo, con particolare riferimento ad incentivi come il Tax Credit e la possibilità di istituire delle commissioni regionali sul solco di quelle esistenti in ambito audiovisivo. Se a questi buoni propositi seguiranno effettivi provvedimenti è tutto da verificare, ma va riconosciuto ad AESVI l’ottimo lavoro fatto per portare in modo sempre più importante il videogioco sui tavoli di discussione, ottenendo anche dei riconoscimenti importanti se riferiti ad un contesto così lento ad accogliere le novità come quello italiano. Sono poi stati sottolineati a più riprese i legami esistenti fra il settore videogiochi ed altri comparti dell’industria e della creatività come cinema musica e moda, insieme all’interessante riferimento alla gamification come strumento che connette l’ambito ludico a quello d’impresa, espresso dal rappresentante di FORD.
Partner di AESVI nell’organizzazione della serata sono stati UNIEURO, FORD e RADIO DEEJAY.
A seguire, i vincitori nelle varie categorie:
Composizione della Giuria: Luca Tremolada, Il Sole 24 Ore (Presidente); Andrea Andrei, Il Messagero; Roberto Buffa, Gametime; Federico Cella, Corriere della Sera; Alessandra Contin, La Stampa; Paolo Cupola, La Gazzetta dello Sport; Jaime D’Alessandro, La Repubblica; Francesco Fossetti, Everyeye; Pierpaolo Greco, Multiplayer; Gianluca Loggia, IGN; Gianluca Rocco, NewsMediaset; Stefano Silvestri, Eurogamer; Tommaso Valentini, SpazioGames.
1 Comment
[…] CONTINUA […]