APOSTASIA DELLA BELLEZZA di Marc Kalinka è un lavoro che, per le tematiche affrontate, dialoga in maniera sinergica e creativa con lo spazio espositivo in cui è ospitato, la Sala Santa Rita, simbolo di bellezza artistica e spirituale. È un’installazione sonora, sinestetica, che coinvolge i sensi in un vortice di sensazioni visive e uditive, che stimola i pensieri, anche i più profondi, con l’uso sapiente dell’ironia e dello spirito ludico. Si può entrare a farne parte ponendosi al centro di un’umanità di automi antropomorfi che, sulle rovine di un mondo distrutto, diventano messaggeri di una bellezza abiurata, ma non dimenticata.
Si parla di guerra, di distruzione ma anche di religiosità, di preghiera e di bellezza. Di musica, principalmente, e in particolare di musica corale, coinvolgente ed emozionante. Temi che ritornano e che caratterizzano il lavoro dell’artista italo – russo Marc Kalinka, da alcuni anni tra i più affermati video-artisti e performer della scena artistica contemporanea.
Il cortile del Tempio di Apollo in Circo sembra sospeso tra molte realtà visibilmente stratificate nel tempo. L’installazione di Kristien De Neve si sovrappone ad esse, invita a una riattualizzazione del passato ed invoca un’assunzione condivisa di responsabilità. Il fulcro è costituito da una enorme sedia, simbolo di unità collettiva, avvolta nei suoi contorni curvi da vestiti già indossati da una moltitudine di persone. L’oggetto artistico non trova il suo senso in una relazione estetica contemplativa e l’essenza della sedia ricoperta con scampoli di tessuto non sta nel solo lavoro artigianale, ma risiede nella stratificazione di ogni esperienza personale in un rapporto che si configura nel suo farsi.
Dal 14 novembre l’installazione “in progress” di Kristien De Neve assume la sua ultima configurazione, invitando ad una riflessione sul tempo lineare e curvo. Il fulcro è sempre costituito dall’enorme sedia, la vitalità multidirezionale e caotica di germogli e radici creati insieme a tanti ragazzi di scuole medie romane ora si compone e si organizza canalizzandosi in una forte tensione verticale tra terra e cielo. Sbarre di ferro inossidabili con le parole della Delega di Primo Levi si innalzano, giochi di specchi a forma di lance si innestano sulle strutture arruginite, rampicanti si slanciano nella loro crescita, foglie autunnali sono sospese, trattenute nella loro caduta verso terra da un filo invisibile: è il ciclo inarrestabile del flusso vitale.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale – Dipartimento Cultura in collaborazione con il Touring Club italiano e con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.
Con Autunno Contemporaneo 2014 si è inaugurata una nuova collaborazione dell’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale – Dipartimento Cultura con il Touring Club Italiano, che garantirà l’apertura della Sala Santa Rita grazie ai volontari del progetto “Aperti per Voi”.