Si è svolta mercoledì 25 giugno, presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma, la conferenza stampa di presentazione della ventiquattresima edizione della Rassegna Internazionale Invito allaDanza. Accanto alla direttrice artistica del festival Marina Michetti, gli ospiti Bruno Carioti commissario dell’Accademia Nazionale di Danza, Laura Comi direttrice della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma e i coreografi Eugenio Scigliano, Walter Matteini e Davide di Pretoro.
Michetti: “Invito alla Danza è diventato ormai un ‘festival errante’! L’anno scorso, dopo il disastro per l’assegnazione mancata di Villa Pamphilj, siamo riusciti ad andare in scena al chiuso, al Teatro Vascello. Si tratta di un lavoro complesso che sarebbe certamente agevolato da una maggiore disponibilità da parte di tutti”.
Carioti: “Credo fortemente in questa nuova interazione tra strutture pubbliche e private perché la collaborazione è la chiave di volta per sostenere la cultura in difficoltà. Ringrazio anche il Teatro dell’Opera di Roma per la presenza e sono contento che tutto questo accada proprio dopo le recenti traversie dell’Accademia Nazionale di Danza, credo sia il momento ideale e, in un certo senso, strategico. Il desiderio è quello di ridare all’Accademia la centralità che merita e che tradizionalmente ha avuto nell’ambiente della danza romana. Le pubbliche istituzioni hanno determinate finalità ma connettendosi con i privati dell’ambito possono favorire le opportunità di lavoro per i nostri ragazzi. Senza questo obiettivo il nostro lavoro non avrebbe più senso”.
Michetti: “Anche quest’anno ho dovuto cancellare una data in programma, ho combattuto fino all’ultimo, ma non è stato possibile mantenerla. Il festival ha il contributo del MiBACT e abbiamo determinati obblighi; ad esempio, le compagnie devono avere la garanzia di poter andare in scena anche in caso di pioggia, per cui prevediamo ogni anno un doppio allestimento. Con gli ulteriori tagli di quest’anno (si è quasi dimezzato il contributo ricevuto negli ultimi tre anni) non posso certamente rischiare di non pagare tutti gli artisti ospiti, quindi la sofferta scelta finale è stata la riduzione del programma.”
Si parte il 10 luglio con Michele Merola (MMCompany), artista di spessore di un’area molto attiva in Emilia Romagna che gode, tra le altre cose, del feeling con Aterballetto grazie a collaborazioni e sperimentazioni. D’Amore e d’Ombra è uno spettacolo spirituale che colpisce al cuore. All’interno della serata, anche un pas de deux di Enrico Morelli sull’amore e il rapporto di coppia e l’esclusiva Promessa alla Luna dello stesso Merola. Gli otto elementi del gruppo sono molto bravi ed è sempre bello veder ballare compagnie di questo livello.
Il 15 luglio, È già domani, serata per i giovani diplomandi delle più importanti accademie del mondo con estratti dal più noto repertorio classico. Il 18 luglio, Giselle di Eugenio Scigliano su musica di Adam, ambientata in questa versione in epoca vittoriana tra rigide regole e codici sociali. Il palcoscenico diviso in due parti rappresenta l’idea del mondo terreno e dell’aldilà e dunque la difficile e mortale lotta di Giselle divisa tra i due mondi. 16 e 17 luglio, il Flamenco di Aida Gómez, danzatrice grintosa, con un gruppo di 18 ballerini in Carmen (per la prima volta a Roma).
Il 21, serata di tango, genere composto da tante diverse correnti. Il 24, il nostro ospite fisso Aterballetto che ancora una volta si dimostra aperto alla giovane coreografia presentando un lavoro del giovane Philippe Kratz. Nella stessa serata due pezzi bellissimi di Mauro Bigonzetti, WAM (con musica dal vivo) e Vertigo. Sono invece le donne al centro dello spettacolo del 29 luglio di Walter Matteini dedicato ad Anna Frank e Frida Kahlo, grandissime artiste e personaggi forti anche dal punto di vista umano, protagoniste oltre il proprio destino. Nella stessa serata, una coreografia del giovane Davide di Pretoro ispirata alla storia della poetessa Ono no Komachi che ha molto influenzato la cultura giapponese. Infine gala di stelle con lo Stuttgart Ballet, il 31 luglio, con estratti dal repertorio di John Cranko e dalla nuova danza della Noverre Society, vivaio coreografico voluto dallo stesso Cranko”.
Comi: “La Scuola del Teatro dell’Opera è onorata di partecipare il 15 luglio alla serata di Invito alla Danza in questa splendida cornice. Si tratta di un’operazione attenta al futuro della danza e ai nostri giovani che avranno la possibilità di farsi apprezzare in scena e di incontrare colleghi coetanei, cosa che non può che arricchirne l’esperienza e donare nuovi stimoli”.
Scigliano: “Lo Junior Balletto di Toscana è composto da 16-18 giovani elementi tra i 17 e i 21 anni. La scelta di Giselle è stata difficile perché si tratta di un capolavoro del repertorio classico, già ripreso magnificamente da autori come Mats Ek. Volevamo però un titolo che fosse adatto ai giovani e adattarlo ad argomenti e situazioni attuali. Lo spettacolo piace ed ha recentemente vinto il premio “Danza & Danza” come migliore produzione italiana del 2013, ne siamo dunque molto orgogliosi”.
Di Pretoro: “Questa è per me una grande opportunità, anzi la prima vera esperienza importante qui in Italia. Mi piaceva l’idea di portare in scena un personaggio non così noto in Italia ma tanto importante nella storia giapponese. Si tratta di un lavoro molto fisico, ma fatto anche di grande ricerca e studio sulla qualità del movimento”.
Matteini: “Quando Marina mi ha chiesto di portare in scena Storie di Donna ne sono stato felice; avevamo già debuttato con Anna Frank alla quale abbiamo poi accostato Frida Kahlo come esempi di donne che hanno lottato per una vita diversa da quella scelta dal loro destino; con tenacia sono riuscite in un certo senso ad affrancarsene divenendo figure uniche e affascinanti che sono felice di poter portare in scena”.
Un treno a vapore con dentro delle bellissime donne eleganti e chic. Questo è il treno che è entrato nella
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