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Foxcatcher | Recensione del film con Channing Tatum da #Cannes2014

Tatum lottatore fragile nel film di Bennett Miller in concorso a Cannes 2014: deludente nonostante le intenzioni

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Il ritratto glaciale e penetrante di Capote e la disamina culturale e sportiva di L’arte di vincere hanno dato di Bennet Miller l’impressione di un regista che sa prendere la realtà delle storie biografiche che sceglie per adattarle ai nostri giorni, al nostro tempo. E’ quello che gli riesce meno in Foxcatcher, film in concorso a Cannes 2014 che vede Channing Tatum nei panni di David Schultz, lottatore libero medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1984 che incontra John Du Pont, magnate appassionato di lotta che lo ingaggia nella sua squadra per portarlo alla vittoria alle Olimpiadi di Seul. Ma il rapporto tra di loro si tingerà spesso di nero.

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Come in L’arte di vincere, i veri personaggi della storia dello sport dovrebbero descrivere il lato oscuro di quello show business e parlare del mondo attuale, ma se lì  – e ancora di più in Capote – accadeva grazie a una voce forte, un punto di vista tagliente e carismatico, qui in assenza di questi e di una storia altrettanto esemplare, Miller fatica: i tocchi sulla cultura americana svaniscono, la discesa al nero non ha crescendole implicazioni e i risvolti si sospendono in uno stile più vuoto del previsto. Nonostante il potenziale e la prova degli interpreti, da Tatum al bravissimo e molto truccato, Steve Carell.

Emanuele Rauco

About Author

Nato a Roma il 18 luglio del 1981, si appassiona di cinema dalla tenera età e comincia a scrivere recensioni dall'età di 12 anni. Comincia a collaborare con il giornalino scolastico e, dopo aver frequentato il DAMS di Roma 3, comincia a scrivere per siti internet e testate varie: redattore e poi caporedattore per il sito Cineforme, ora Cinem'art Magazine, e per la rivista Cinem'art, redattore e inviato per RadioCinema. Inoltre scrive per Four Magazine, di cui è caporedattore, e altre testate on line ed è curatore di un programma radiofonico su cinema e musica, Popcorn da Tiffany su Ryar Radio. Collabora per le riviste Il mucchio e The Cinema Show – primo mensile cinematografico per iPad – e per il quotidiano L'opinione. Alcuni suoi scritti sono stati pubblicati su saggi e raccolte critiche, tra cui la collana Bizzarro Magazine di Laboratorio Bizzarro ed è spesso ospite in trasmissioni radiofoniche e televisive come Ma che bella giornata o Square e I cinepatici di Coming Soon Television. Ha un canale di youtube in cui parla di cinema, spettacolo, cultura e comunicazione.

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