A quattro anni di distanza da “Romborama” – l’album che con oltre 2 milioni di copie vendute in tutto il mondo ha segnato il debutto sulle scene musicali di Sir Bob Cornelius Rifo, più conosciuto come The Bloody Beetroots – il 17 settembre è uscito, su etichetta Ulta Music/Sony Music, “HIDE”. Dopo avere mosso i primi passi in una garage-punk band italiana, nel 2007 Rifo ha fondato the The Bloody Beetroots, con cui ha, di fatto, reinventato il panorama della musica elettronica, non solo italiana, ottenendo il consenso dei più grandi esponenti della electro house mondiale come Etienne de Crecy, Alex Gopher e Steve Aoki. “HIDE” si presenta come un album senza confini musicali, dove grazie a ricercate ed originali sperimentazioni sonore, musica elettronica e dance si uniscono perfettamente a suoni punk, rap e pop, confermando l’originalità del genere creato da Rifo. Una sonorità quella di “HIDE”, curata nei minimi dettagli, che si vuole rifare al passato, riportarlo al presente per farlo arrivare al futuro, come ha affermato lo stesso Rifo, dando sempre la possibilità di scoprire nuovi percorsi nascosti (hide) dietro al primo ascolto. Il disco è contiene 15 brani, tutti di altissimo livello, realizzati con la collaborazione di prestigiosi artisti internazionali come l’ex Beatles Sir Paul McCartney (nel primo singolo estratto “Out of Sight”), il rapper di Brooklin Theophilus London (in “The Girls (Around the World)”), il chitarrista Peter Frampton, già vincitore di un Grammy (in “The Beat”), Tommy Lee, fondatore dei Mötley Crüe (in “Raw”) e il cantautore australiano Sam Sparro (“Glow in the Dark”).
Non mancano però riferimenti alla tradizione italiana nell’ultimo pezzo del disco (“You promised me”), con un’originale interpretazione, in chiave dance punk, di “Volevo un gatto nero”. Il risultato è un disco che farà molto parlare di sé, o meglio, che si farà molto ascoltare in tutto il mondo. Ma HIDE non colpisce solo musicalmente, la copertina è infatti opera del celebre fumettista italiano Tanino Liberatore che aveva già realizzato quella di “Romborama”. Per chi volesse ascoltare dal vivo Bloody Beetroot, al momento, è previsto un solo appuntamento in Italia l’11 novembre all’Alcatraz di Milano dove si esibirà certamente con la celebre maschera di Venom che indossa in qualsiasi uscita pubblica.
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Recensione di Luca Luchetti