Henry Luce fonda nel 1936 negli USA la rivista Life allo scopo di dare “visione” alle notizie e in un certo senso di mostrare lo spirito del paese. Nell’editoriale del primo numero, Luce scrive che la missione di Life è quella di vedere la vita, vedere il mondo:
Vedere la vita, vedere il mondo; essere testimoni oculari dei grandi avvenimenti; vedere cose inconsuete – macchine, eserciti, folle, ombre nella giungla e sulla luna – vedere il lavoro dell’uomo, i suoi dipinti, le torri, le scoperte; vedere cose che esistono a miglia e miglia di distanza, cose nascoste dietro le pareti, nelle stanze, cose pericolose; vedere le donne amate dagli uomini e vedere i bambini; vedere e assaporare il piacere dello sguardo; vedere ed essere stupiti, vedere e imparare cose nuove. Così vedere ed essere visti diventa ora e resterà in futuro il desiderio e il bisogno di metà del genere umano.
La rivista permette ad ogni cittadino americano di essere testimone oculare della storia del proprio paese in un’epoca in cui la televisone è un medium ancora sconosciuto e la radio è il grande mezzo di comunicazione di massa. L’immagine fotografica travalica le frontiere tra Stati restituendo un volto ai protagonisti delle “notizie” e una fisionomia riconoscibile alla propria sterminata terra americana.
E’ in questo contesto che la figura del fotografo gioca un ruolo fondamentale. Da Margaret Bourke White (sua è la prima copertina della rivista) a Alfred Eisenstaedt, fino a Carl Mydans, Gordon Parks,Larry Burrows (uno dei primi ad aver sperimentato la pellicola a colori per il reportage di guerra), W. Eugene Smith, Robert Capa, John Loengard, i fotografi di staff sono molti e, insieme a gli altri collaboratori, a loro è affidato il compito di commentare e dare volto alle mille storie dell’America così come alle meraviglie del mondo e ai grandi fatti dell’attualità.
Dagli anni Cinquanta, nel giro di qualche decennio, la televisione contribuirà notevolmente a gettare ombra sul fascino indiscusso di Life e nel 1972 la rivista entra in una sorta di coma editoriale.
Dei numeri speciali ogni tanto (dieci tra il ’73 e il ’78) e qualche tentativo di farla rinascere, provano a riportare in vita la storica testata. Ma con l’avvento della televisione, e i cambiamenti nei media, il suo ruolo ormai è finito, fatta eccezione per alcuni numeri speciali dedicati alle personalità del nostro tempo.
La sua funzione principale resta quella di aver dato immagine alle parole, ai personaggi e ai fatti; aver indicato per tutti una possibile American Way of Seeing, aver mostrato come poter non solo vedere ma quasi anche costruire visivamente la realtà e come poi poterla raccontare.
Gli oltre 150 scatti in esposizione nel nuovo spazio Auditorium Expo dell’Auditorium Parco della Musica di Roma dal 1 Maggio al 4 Agosto 2013 rappresentano una notevole testimonianza visiva della storia Americana ripercorrendo un’epoca e si impongono al tempo stesso come icone e punto di riferimento per generazioni di fotografi di ieri e di oggi.
Life è stata una delle più importanti “palestre d’immagini” del Novecento; lo stesso Gianni Berengo Gardin, noto reportagista italiano ha raccontato di aver “formato il suo sguardo” attraverso le immagini della rivista Life.
“Per LIFE più che realizzare immagini artistiche, il fotografo doveva scattare foto suggestive, indimenticabili. Alcune sono state giudicate eccellenti appena pubblicate, mentre il valore di altre è stato riconosciuto solo con il tempo… …e le migliori dei migliori autori della rivista sono tra le migliori mai realizzate al mondo”. Ed Clark
Life. I grandi fotografi è una produzione inedita che racconta la nascita, l’evoluzione e lo stabilizzarsi di una visione ben precisa: il mondo alla maniera di Life, testimonianza di talento, coraggio e creatività.
Orario
Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì: dalle 14:30 alle 20:30
Venerdì: dalle 14:30 alle 23:00
Sabato: dalle 11:00 alle 23:00
Domenica: dalle 11:00 alle 20:30
Prezzi:
Intero: 8,00 euro
Ridotto: (convenzioni, over 65, under 26): 7,00 euro
Ridotto Card: 6,00 euro
Ridotto Gruppi Scolastici: 4,00 euro
Ingresso gratuito per disabili e invalidi civili
Main Sponsor: Renault