In questo senso Ribelle – The Brave è sicuramente un film riuscitissimo, per almeno due aspetti: da un lato l’utilizzo di un nuovo sistema d’animazione, la prima riscrittura del software avvenuta in 25 anni. In effetti le avventure di Merida e famiglia sono più ricche e colorate di ogni altro film d’animazione. D’altro canto e da un punto di vista prettamente narrativo, c’è nella protagonista e nel rapporto con la mamma Elinor, un che di profondamente riconoscibile – seppur a tratti eccessivo nella sua modernità – che non mancherà di generare grandi immedesimazioni in un pubblico di ragazzine che presumibilmente – e lo speriamo – vedranno la pellicola.
Seppur meraviglioso soprattutto da un punto di vista puramente estetico – con un 3D che peraltro non aggiunge nulla, il film non eguaglia i fasti di precedenti capolavori quali “Toy Story”, “Monsters & Co.”, “WALL·E”, “Up”, mancando una certa dose di audacia narrativa ed éscamotage compositivi fuori dagli schemi. Merida strizza l’occhio più volte a personaggi come Rapunzel e addirittura ai film di Miyazaki; a volte si macchia di troppa petulanza ed una certa dose di egoismo prima di risolvere le aspettative che il regno ha verso di lei e il modo in cui ella stessa sceglie di vivere. Nonostante questo la pellicola ha il merito di intrecciare riferimenti storici – la prima volta in casa Pixar – ad elementi fantasy tout court. La sceneggiatura di Chapman prima, di Andrews e Purcell poi, attinge a piene mani dalla favola quando affida al meccanismo del “mutamento” (nello specifico dalla forma umana a quella di orso) la chiave di ‘rilettura’ del rapporto madre-figlia, che di fatto abbandona completamente l’etichetta e lascia molto modernamente parlare il cuore, raggiungendo i momenti di intenso lirismo che fanno del film un vero e proprio “lungometraggio di formazione”. Un pizzico di coraggio in più, come quello tanto decantato di Merida, avrebbe regalato ad una storia il cui asse portante è sicuramente la femminilità, dei risvolti meno canonici di quelli poi invece messi in campo.
A incorniciare questo “happy end” previsto e annunciato, tutta una serie di personaggi secondari che, come sempre, di fatto sono poi gli aspetti più divertenti e peculiari di ogni pellicola. Qui troviamo ben tre scaltri gemellini fratelli di Merida, davvero irresistibili; pretendenti e rispettivi padri, in particolare uno dei tre il cui idioma sconosciuto non mancherà di farvi sbellicare dalle risate; infine ma non ultimo il papà, Re Fergus, che in tutta la sua opulenza non mancherà di ricordare che quasi sempre sono le donne a portare i pantaloni in casa.
Ribelle – The Brave – Uscita in sala il 5 Settembre