Alla Sala Umberto di Roma (Via della Mercede, 50) va in scena il 24 e 25 maggio prossimo “Cantanapoli – il musical” (ore 20.30) per la regia di Enzo Sanny con Giò Di Sarno, Nunzio Milo ed il tenore Alessandro Fortunato che interpretano oltre 50 melodie che hanno costruito l’Italia musicale.
Il Novecento rivive tra balli, canti, scene e costumi (ben 180 a firma di Giuseppe Tramontano) con un omaggio alla tradizione che porta i nomi di Antonio Viviani, E.A.Mario, Salvatore Di Giacomo, Roberto Murolo, Renato Carosone e altri. “Viento ‘e mare” (Vento del Mare) è il solo pezzo inedito, scritto dalla Di Sarno, perno indiscusso nelle due ore di spettacolo nel quale si misura in ruoli diversi, ora sciantosa, poi popolana, dalle lacrime per bombardamenti e miseria, guerre e immigrazione alla gioia per lo sbarco degli americani.
Al tenore Fortunato sono affidati i brani di grande potenza vocale compreso lo straordinario “Caruso” di Dalla. Nunzio Milo trova spazio in canzoni romantiche di grande estensione vocale e duetti di avanspettacolo con la protagonista, tra questi la simpatica rivisitazione della poesia di Eduardo “’O’rraù” (il ragù). I tre interpreti sono affiancati sul palco da 11 ballerini guidati da Stefano Vagnoli. Professionisti impegnati sui palchi d’Europa: Matteo Tugnoli, Danilo Grano, Rocco Greco, Pino Vela, Raffaella Raimondo, Benedetta Nesbitt, Fabiola Aceto, Irene Preiato, Martina Diadovich, i piccoli e promettenti Alessandro e Beatrice Mazzoni. Il ricavato della serata sarà in parte devoluto a favore delle “CASE DI DAVIDE” gestite dall’Associazione Onlus “Davide Ciavattini” (www.associavattini.org), che accoglie le famiglie dei piccoli pazienti ricoverati nel reparto di onco-ematologia dell’ospedale pediatrico di Roma “Bambino Gesù”.
I biglietti sono acquistabili al botteghino della Sala Umberto (dalle ore 10 alle 19) sul sito www.salaumberto.com oppure su www.helloticket.it. Prima dello spettacolo ci sarà una degustazione gratuita di prodotti tipici campani offerta da “Isola del Gusto” (www.isoladelgusto.org) di Antonella Picariello.
