Scoprire Roma. Impresa ardua, forse impossibile dato che da 2000 anni la città eterna è descritta e raccontata in ogni modo. Eppure Alberto Toso Fei, unendo l’arcaico e la tecnologia contemporanea, è riuscito a costruire un altro granello della leggenda della capitale. Una delle imprese di Misteri di Roma (edito da StudioLt2) è infatti quella di aver reso il racconto degli anfratti della città avvincente e misterioso più di un romanzo di Dan Brown, senza le conseguenti baracconate, e allo stesso tempo interattivo.
Come già nel suo successo The Ruyi, Toso Fei utilizza le mappe della città (anche in questo, oltre Roma, Venezia descritta dal libro Misteri di Venezia) per ambientare degli itinerari, 7 per la precisione, da affrontare preferibilmente di notte, che vanno da ponte Sant’Angelo a Casa de’ Crescenzi attraversando tutto il centro storico della città: ma se nell’opera precedente internet e il codice QR servivano per allineare le cartine e scoprire un tesoro, qui si tratta di scoprire i misteri leggendari, ora esoterici ora magici, ora più semplicemente superstiziosi, che circondano i luoghi cardine della capitale.
Toso Fei rende perciò un teso qualcosa di simile a un iper-testo: non solo il racconto, che ricorda il modo confidenziale ma efficace con cui De Crescenzo raccontava i miti greci, ma anche le foto dei monumenti colte nei dettagli più intriganti, le cartine che accompagnano il lettore nel percorso, come una guida turistica a caccia di fantasmi (infatti i suoi libri sono diventati spesso dei ghost tour), e con l’utilizzo della tecnologia QR poter vedere video che illustrano altre storie o scavano ancora più a fondo i segreti di una delle città più belle del mondo.
Ma anche a non voler girovagare di notte, anche se siete sprovvisti di particolari tecnologie, Misteri di Roma riesce a coinvolgere il lettore tra gli archi, le case, i racconti lontani – ma non troppo – di una città che non ha mai smesso di regalare storie. Che è una storia di per sè, anche prima di esistere. E che Toso Fei ha saputo orecchiare e poi raccontare.