Simple Plan all’Orion di Ciampino – I’m STILL just a kid!
La serata comincia come non te l’aspetteresti, ovvero spingendo la macchina di tre signori di mezz’età, abbandonati dalla batteria perché “avevano lasciato accesa la radio”…
Forte della buon’azione quotidiana, degna del migliore boyscout e capace di calarmi in un’atmosfera teen, posso fare il mio ingresso all’Orion di Ciampino, dove la sera del 29 marzo 2012 sono in programma i Simple Plan.
Per chi non li conoscesse, i Simple Plan sono un gruppo pop punk canadese, la cui formazione si compone di Pierre Bouvier (cantante), David Desrosiers (bassista), Sébastien Lefebvre (chitarrista), Jeff Stinco (chitarrista) e Chuck Corneau (batterista). Il gruppo, formatosi nel 1999, raggiunge la notorietà internazionale nel 2002, anno di uscita del primo dei quattro album oggi all’attivo della band.
A distanza di 10 anni il loro stile è rimasto quello proprio dei gruppi adolescenziali, con ritmiche serrate, motivi orecchiabili e testi che rimandano alle tipiche difficoltà del crescere e rapportarsi con i propri punti di riferimento: la famiglia, gli amici, l’amore…
I Simple Plan sono una band che non si è evoluta particolarmente, mantenendo inalterate le caratteristiche sopra riportate. L’effetto è che il loro pubblico di riferimento resta stabile in termini anagrafici: l’Orion di Ciampino è infatti pieno di adolescenti, mentre di quelli che ascoltavano la band 10 anni fa si contano pochi sparuti rappresentanti (insieme ai perplessi genitori dei nuovi fan, per i quali, a giudicare dalle espressioni, sarebbe opportuno studiare un’apposita area sosta lontana dal palco, con giornali e carte da gioco…). Ciò non di meno, lo spettacolo è piacevole per tutti: le canzoni sono quelle che tutti i fan conoscono e sul palco la band di Montreal offre uno show divertente, concedendosi buffi tentativi di italiano, scenette pseudo-trasgressive, che mandano in visibilio soprattutto LE adolescenti, e anche improvvisazioni pop punk di pezzi dance e pop di grido, dai Maroon 5 agli LMFAO, con risultati davvero divertenti.
La scaletta come detto propone un po’ tutta la discografia del gruppo, si parte con la hit Shut Up e si percorrono i quattro album, per chiudere con una versione acustica di Crazy e l’immancabile Perfect. L’intento è divertire e divertirsi, il gruppo sembra sinceramente colpito dal calore del pubblico italiano e ricambia con una performance molto apprezzata.
Alla fine dello show appare evidente che i Simple Plan sono così come il loro nome lascia intendere, semplici e diretti. Il risultato è memorabile sia per chi deve ancora crescere…che per chi non lo farà mai completamente!