“E pure sta prima serata.. se la semo levata dalle palle“. Sì lo so, probabilmente questa citazione l’avrò utilizzata sempre negli ultimi anni, ma dopo 4 ore di diretta (che come di consueto seguono le 8 ore di viaggio) difficile non arrivare allo stremo a fine serata. Specie se il poroppopo arriva all’una passata.
Cosa ci rimane da questa prima serata di Sanremo 2019? Ci rimangono le performance di Loredana Bertè e di Patty Pravo, grandissime e immortali; ci rimane una classifica con l’indie e il rap relegato in zona rossa (Motta, Ghemon, Mahmood, Ex Otago e The Zen Circus e Achille Lauro) e i favoriti della vigilia in zona blu (Ultimo, Irama, Il Volo); e ci rimane uno spettacoli sbrodolato fino a tarda notte, tra ritmi serrati di esibizioni e spazi assurdamente lunghi per siparietti vari. Ma bando alle ciance, ecco i Top e i Flop della prima serata del festival.
Baglioni che canta
C’avrà un conflitto d’interesse che non finisce mai, ci starà marciando mediaticamente su una mezza uscita neanche così tanto ardita, sarà ancora un mistero come abbia fatto a fare quei numeri d’ascolto l’anno scorso.. però quando parte a cantare, ma che je voi di’?
Le divine immortali
Loredana Bertè che è più rock di questi giovinastri di oggi, Patty Pravo più eterea che mai che risolve una situazione difficile con la sua splendida ironia. Altro che quota 100, non andate mai in pensione vi prego!
Virginia Raffaele, la veterana
Praticamente da quando faccio l’inviato al festival lei c’è sempre stata, e anche se il pericolo rottura di coglioni è sempre dietro l’angolo lei se la cava sempre, alla grande tra l’altro. Possibile che l’unico palco televisivo adatto a lei sia solo quello dell’Ariston?
Il ricordo, davvero sentito, di Fabrizio Frizzi
Di solito questi momenti sono decisamente retorici, stavolta la retorica è giustificata. Buon compleanno Fabrizio, questo palco l’avresti meritato davvero
Giorgia, the voice
È giusto che a Sanremo si onorino le migliori voci italiane. E Giorgia è La voce. Sempre i brividi quando canta, grandissima
La satira politica di Bisio
Che è un po’ come dire le pericolose inchieste di mamma moderna, o il pericolo estremismo di Madre Teresa di Calcutta. Mi si dirà: “ma mica era satira, era ironia”. Ah, che ridere
Gli sketch comico – musicali
Aridatece le marchette degli ospiti stranieri
Il gusto della giuria demoscopica
Non dico essere al passo coi tempi, ma almeno accendere la rado ogni tanto può aiutate nella valutazione
La lunghezza estenuante della prima serata
Un everegreen, da Baudo a Carlo Conti passando per Baglioni. Ma Salvini non dice nulla? La pacchia è finita!