I Negrita tornano a Sanremo 16 anni dopo la loro prima partecipazione, nel 2003. La band, che sarà in gara con “I ragazzi stanno bene” ha annunciato una nuova raccolta intitolata “Che il viaggio abbia inizio”. Un’altra seconda esperienza dopo quella della prima ““Ehi! Negrita” datata anche quella 2003. “Partecipare al festival quell’anno ci portò bene, quindi abbiamo deciso di fare il bis” commentano Pau, Mac e Drigo annunciando questa seconda raccolta che conterrà 33 brani e tre inediti, dopo il burrascoso Natale del chitarrista Drigo, al quale sono state rubate due chitarre (poi ritrovate).
La band ha pubblicato lo scorso anno il decimo disco: “Desert Yacht Club”. Un lavoro maturo, nato da un periodo di isolamento nel deserto della California durante il quale i tre artisti si sono concentrati sulla musica e hanno cercato l’ispirazione fissandola su nastro, cellulari o carta ogni volta che veniva. “Un disco che arriva dopo anni difficili – raccontavano – senza accorgercene siamo arrivati ai Cinquanta e ci stiamo rendendo conto che il mondo è cambiato. E che noi siamo cambiati”. Da sempre rivoluzionari, i Negrita contribuiscono a portare la loro freschezza e grinta sul palco dell’Ariston, allargando ancora di più la schiera di generi rappresentata dai big scelti per questa edizione da Claudio Baglioni.
I Negrita, storico gruppo rock italiano, hanno esordito nel 1994 con “Negrita”, che contiene uno dei pezzi storici della band: “Cambio”. Nel terzo disco “XXX” (1997) le storiche “Sex”, “A modo mio” e “Ho imparato a sognare”, canzone inserita nella colonna sonora nel celebre “Tre uomini e una gamba” di Aldo, Giovanni e Giacomo. Il disco vende sessantamila copie e la band lavora all’intera colonna sonora del secondo film del trio di comici: “Cosi è la vita”. Nel 2003 debuttano al Festival di Sanremo con il brano “Tonight” e presentano la loro prima raccolta di successi: “Ehi! Negrita”. L’album è disco d’oro, la band ottiene la nomination come miglior artista italiano all’MTV Europe Music Awards e agli IMA, gli Italian Music Awards. Da allora una collezione di successi, album, grandi tour e canzoni celebri come “Rotolando verso sud”. Qualche anno lontani dalle scene fino allo scorso anno con la pubblicazione del decimo album, una nuova consapevolezza ma tanto ancora da dire e tanta voglia di mettersi in gioco. E di tornare su quel palco che, evidentemente, ha sempre il suo fascino.
Un palco che però non li vedrà tra i favoriti: la loro “I ragazzi stanno bene” non convince i bookmakers, con SNAI che ad esempio li quota a 16, in media classifica ma comunque lontani dai favoriti Ultimo (2) e il Il Volo (4). Potranno tentare il colpaccio? Difficile ma non impossibile, specie se il brano riuscirà a conquistare fin da subito il pubblico. E diciamolo, se lo meriterebbero.
Nome: Negrita
Album Pubblicati: 11 (ultimo, “Desert Yacht Club”, 2016)
Interviste: 2018
Reportage Live: Roma 2015; Roma 2018
Presenze a Sanremo: 1 (2003)
Frase: “C’è che ormai che ho imparato a sognare.. non smetterò” (Ho imparato a sognare, 1997)
Quota bookmakers: 16
di P. Bruni – C. Petricich – E. Salvi – F. Barbacci – L. Cilembrini
P. Bruni – C. Petricich – E. Salvi – F. Barbacci – G. Ridolfo Gagliano
Ed. Universal Music Italia/Supermagico – Milano – Arezzo
Tengo il passo sul mio tempo concentrato come un pugile
Sarà il peso del mio karma o la mia fortitudine
Con in mano una chitarra e un mazzo di fiori distorti
Per far pace con il mondo dei confini e passaporti
Dei fantasmi sulle barche e di barche senza un porto
Come vuole un comandante a cui conviene il gioco sporco
Dove camminiamo tutti con la testa ormai piegata
E le dita su uno schermo che ci riempie la giornata
Ma non mi va
Di raccogliere i miei anni dalla cenere
Voglio un sogno da sognare e voglio ridere
Non mi va
Non ho tempo per brillare voglio esplodere
Ché la vita è una poesia di storie uniche
E poi trovarsi qui sempre più confusi e soli
Tanto ormai non c’è più tempo che per essere crudeli
E intanto vai, vai che andiamo dentro queste notti di stelle
Con il cuore stretto in mano e con i tagli sulla pelle
Ma i ragazzi sono in strada, i ragazzi stanno bene
Non ascoltano i consigli e hanno il fuoco nelle vene
Scaleranno le montagne e ammireranno la pianura
Che cos’è la libertà? Io credo: è non aver più paura
Di piangere stasera, di sciuparvi l’atmosfera
E di somigliare a quelli come me
Non mi va…
Di lasciarmi abbandonare, di dovermi abituare
Di dovermi accontentare
Sopra di noi la gravità
Di un cielo che non ha pietà
Pezzi di vita che non vuoi perdere
Giorni di festa e altri da lacrime
Ma ho visto l’alba e mette i brividi, i brividi…