E anche sto Sanremo 2018.. se lo semo levato dalle palle! Citiamo il grande Riccardo Garrone naturalmente, ma il nostro mood è quello: perché se è vero che il festival ha avuto dei numeri incredibili con ascolti che nessuno pensava di fare, lo spettacolo televisivo non ci ha convinto per niente. Ma la musica è stata protagonista, è innegabile, vero punto focale di un festival che, alla fine, è un festival musicale.
E quindi dopo una lunga carrellata di esibizioni, inframezzate da ospitate di qualità infinita, eccoci qua a festeggiare i sessantottesimi vincitori del festival di Sanremo: Ermal Meta e Fabrizio Moro, con “Non mi avete fatto niente“. Ma come è andata la serata? Ecco i nostri top e flop five della finalissima!
Laura Pausini afona e Fiorello che pure dal telefono è il top
E meno male che non aveva voce! Che sia stata una cosa programmata o meno, lei arriva di sabato e spacca tutto con la sua esibizione (Avrai con Baglioni da brividi proprio). E se ci mettiamo pure la telefonata in diretta di Fiorello beh, il momento migliore del festival è servito. Che meraviglia poi quando è uscita fuori dall’Ariston, con i fan stonati che cantavano in diretta davanti a milioni di telespettatori. Favoloso
La birra Leffe gratis al Palafiori
Sembrerà un marchettone e forse lo è, ma bere gratis per 4 giorni una birra doppio malto mentre si guarda il festivàl è l’unico modo per sopravvivere fino alle 2 di notte davanti ad un pc a scrivere articoli di dubbio gusto. Grazie Max da tutta la sala stampa, il web e le radio ti amano!
Pierfrancesco Favino, che alla fine se l’è cavata alla grande
Quando è stato annunciato i mugugni erano molti di più degli attestati di stima: un attore? A Sanremo? E che ci fa? E invece, tra una cagata alla Steve Jobs e una naturalezza di fronte alla diretta completamente inaspettata, il buon Favino ha fatto un’ottimo festival. La scenetta con la Mannoia è stata uno dei momenti più belli del festival
Il super ospite, Claudio Baglioni
Alla fine non nascondiamoci, la cosa più bella di questo festival sono stati gli ospiti, e tra gli ospiti si è distinto uno in particolare, un cantautore romano, uno bravo davvero. Claudio Baglioni si chiama. Che poi, non ci crederete, era pure il conduttore del festival. Se fosse stato anche in gara sarebbe stata l’apoteosi!
Sanremo, che è sempre Sanremo
Perché alla fine dormiamo un cazzo, siamo sempre stressati, non ci godiamo nulla.. ma a noi giornalisti il festivàl piace un casino! Al prossimo anno!
La giacca rossa di Baglioni
Uno stile che neanche il Padrino atto primo.. dai Claudio, si poteva cominciare meglio quest’ultima serata di festival a livello di look non credi? E poi la camicia nera dovrebbe essere vietata per legge in prima serata, mica per una questione politica ci mancherebbe, ma perché proprio non se po’ vede’
La diretta che si interrompe durante “Come se non fosse stato mai amore”
Quattro minuti di canzone, uno e mezzo non visibile per l’interruzione del collegamento. Ma si può? Ma che cazzo! Le bestemmie in sala stampa saranno state solo una frazione delle bestemmie di tutta italia
Lo spot di Mina che alla quinta serata anche basta
L’anno scorso era insopportabile, con quello che ballava e il sound ossessivo che ti rimaneva dentro per mesi. Quest’anno meno, ma all’ennesimo spot da 2 minuti ho perso ogni tipo di controllo. Meno male che è finito il festival, da adesso in poi ci faremo rovinare la vita dal Ghali della concorrenza.
La canzone intelligente come copritempo per il televoto
E’ una canzone stupenda, se la cantano Cochi e Renato. Se invece la cantano con fare da “Si ma sbrigamose a tornà a casa” Favino, Baglioni, Hunziker e e Sabrina Impacciatore, e lo fanno quasi all’una, e allora diventa un po’ una merda.
Diodato & Roy Paci e Max Gazzè fuori dal podio
Per carità, i posti sul podio sono tre, e non ci possono salire in dodici. Però i brani di questi tre meritavano decisamente qualcosa di più. L’ottavo posto della coppia del sud grida vergogna, il sesto di Max.. vabbè non ne parliamo proprio..