Mentre il maltempo infuria sulla città dei fiori, al riparo delle mura del Casinò di Sanremo stamattina è partito il countdown ufficiale per la 68° edizione del Festival della Musica Italiana.
Manca meno di un mese all’inizio di Sanremo 2018 ed è ora di fare il punto su cosa aspettarsi dalla nuova edizione nella tradizionale conferenza stampa riservata ai suoi grandi protagonisti: quest’anno, il direttore artistico e conduttore Claudio Baglioni, i co-conduttori Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino, il regista Duccio Forzano e le istituzioni della Rai e della città.
Cosa sarà Sanremo 2018 lo abbiamo scoperto poche ore fa dalle loro parole. Si punta ad un festival che porti gioia, leggerezza e solarità sul palco dell’Ariston. Il clima – come sottolineato dal capitano Baglioni – sarà quello di una grande festa in cui tornare a celebrare la canzone italiana, padrona assoluta dell’edizione. “È un Festival e deve continuare ad essere una festa” sostiene il “dittatore artistico” di quest’anno – come si è autodefinito in conferenza stampa –. Di qui la scelta di “eliminare l’eliminazione” dal sistema di gara – i 20 campioni e le 8 nuove proposte arriveranno alle rispettive finali senza nessuna “perdita” – e per quanto riguarda gli artisti stranieri ospitati dalla kermesse regole ben chiare: sì all’ingaggio solo se all’Ariston suoneranno qualcosa di matrice italiana. “Il Festival non dev’essere una passerella per la musica straniera, è già internazionale di per sé”, aggiunge Baglioni. Quanto ai nomi delle ospitate tutto ancora tace. Le uniche risposte strappate restano ancora vaghe: no ai grandi attori hollywoodiani dagli ingaggi stratosferici e che poco hanno a che vedere con la musica. No ai politici. Sì, invece, alla satira affidata ai comici per il suo Festival “ popolar nazionale” più che nazional popolare.
Quella confezionata e condotta da Baglioni sarà un’edizione “0.0” come già affermato precedentemente dall’artista. Un ponte tra quello che è stato, quello che è e quello che sarà la canzone italiana. Del resto è la 68^ edizione, un numero importante che riporta alla mente il “flower power” sessantottino quando ancora si riusciva a ricamare sogni sul futuro. E se lo slogan allora era “l’immaginazione al potere”, per Sanremo quest’anno sarà “l’immaginazione al Festival”. Spazio quindi alla voglia di fantasticare e portare luce e colori laddove c’è ombra perché “abbiamo bisogno di immaginazione e siamo portatori di immaginazione”, afferma Baglioni.
Scenografia affidata a Emanuela Trixie Zitkowsky. “Sarà una sorta di sala di concerto, una scena coraggiosamente bianca” continua il patron dell’edizione Baglioni.
Le altre anticipazioni su cui si sono sbottonati i grandi protagonisti di Sanremo 2018 riguardano anche le trasmissioni collaterali alla kermesse vera e propria. Tra le 20:35 e le 20:40 ci sarà il Prefestival di 5 minuti con curiosità e news ad anticipare le serate dell’Ariston, e il canonico Dopofestival. Candidature ancora in corso per chi condurrà i due momenti. Quanto allo svolgimento della competizione, il sistema adottato quest’anno prevede una prima serata in cui presentare gli inediti dei 20 campioni, nella seconda e terza ad esibirsi saranno 10 big e 4 nuove proposte. Si giunge così alla quarta serata, fatidica per le sorti dei giovani, la serata in cui incoronare il vincitore della sezione a loro riservata e in cui ascoltare i 20 campioni duettare sul loro pezzo insieme ad uno ospite. Il 10 febbraio, invece, la finalissima dei big.
Presenti oggi in conferenza stampa anche Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino, i due compagni di viaggio che affiancheranno Baglioni alla conduzione. “Sono gasatissima. Ho scoperto della mia partecipazione prima attraverso i giornali, poi è arrivata la chiamata di Claudio, sono una sua fan, è il numero uno”, afferma la svizzera. Ironici gli interventi di Favino, inizialmente spaventato all’idea di assumersi la responsabilità della co-conduzione della kermesse. “Era terrorizzato – rivela Baglioni – infatti gli ho anche detto chi te lo ha fatto fare. Rispetto a Michelle che è la più sicura, io e Pierfrancesco siamo il sesso debole artistico dell’edizione”.
E non è Festival senza scommesse da avanzare. Stando ai dati rilasciati dai circuiti better, a canzoni ancora non ascoltate, il duo Ermal Meta e Fabrizio Moro è tra i grandi favoriti della sezione campioni con l’inedito “Non mi avete fatto niente”. A seguire Mario Biondi, Noemi e Elio e le storie tese. Chi vincerà? Per ora, parafrasando Baglioni, possiamo solo dire: “spazio all’immaginazione”.