Dopo le prime quattro date, che hanno visto sul palco star mondiali del calibro di Rag’n’Bone Man, Nicolas Jaar, Solomun e Paul Kalkbrenner, è ora la volta della vera grande novità del Just Music Festival 2017: oggi domenica 2 luglio, negli spazi dell’Ex Dogana di Roma, ci aspetta una giornata interamente dedicata ad una delle culture musicali contemporanee più importanti e influenti al mondo, quella Giamaicana. “Roots In The City” è un festival nel festival, un nuovo format dedicato ai suoni reggae, dub e dancehall. In un’unica lunga maratona musicale, si esibiranno sullo stesso palco alcuni dei più importanti interpreti legati alla tradizione “roots” e alla musica popolare giamaicana, in tutte le sue varianti e interpretazioni. Tra i protagonisti: Eek-A-Mouse, padre indiscusso di quello stile che in molti definiscono “singjay”, ossia una combinazione di canto e djing; i leggendari Lee “Scratch” Perry e Mad Professor, due vecchi maestri che, per una notte, si ritroveranno a Roma di nuovo insieme sul palco per ridare vita ad un capitolo intero della storia del reggae e della dub music; ma anche interpreti affermati della nuova generazione, provenienti da paesi satellite rispetto al suono giamaicano, come il guyanese Promise No Promises, o l’astro nascente australiano Nattali Rize, con il suo reggae impegnato contaminato dai linguaggi del nuovo hip-hop. Ad essi si aggiungeranno guest, sound system e crew di Roma, per mettere in connessione l’olimpo del reggae con le migliori
Il Just Music Festival continua quindi a trasformare la capitale nel palcoscenico di un nuovo grande evento di musica e cultura contemporanea: otto giorni di DJ set, concerti,performance con i più importanti artisti a livello mondiale. Alla sua terza edizione, il Just Music Festival divide il suo programma artistico in tre location di grande fascino – l’Ex Dogana, il Museo MAXXI e lo Spazio Novecento – attraversando stili, generi e nazioni, per esplorare nuovi contesti e nuovi pubblici.
Nelle prossime serate ci aspettano anche l’intramontabile Fatboyslim, artista dal talento inarrivabile nel mischiare generi e registri, che con le sue produzioni ha segnato una pagina intera di storia dell’elettronica e del pop, oltre ad alcune stelle indiscusse del DJing mondiale: l’inglese Carl Cox, tra i più influenti artisti house e techno in assoluto, il canadese Richie Hawtin, custode incontrastato della techno minimale di prima generazione e artista che da sempre riesce a spostare il confine tra DJ set e performance live.