Inventaria 2017
presso TEATRO ARGOT STUDIO | CARROZZERIE n.o.t | TEATRO STUDIO UNO – ROMA
24 compagnie, 4 sezioni
11 prime nazionali, 10 prime romane
3 teatri in 3 quartieri, 1 workshop
I VINCITORI
Con la cerimonia di premiazione nel cortile dell’accogliente Teatro Studio Uno, domenica 18 giugno si è conclusa la VII edizione del Festival INVENTARIA – la Festa del teatro Off.
Il Festival – diviso quest’anno tra tre teatri, in tre quartieri e in tre blocchi temporali – ha visto la partecipazione di 24 proposte selezionate tra le oltre 350 candidature pervenute da tutta Italia e dall’estero per offrire un ventaglio quanto più ampio possibile della scena teatrale off per linguaggi e generi. In pieno spirito “Inventaria”, la volontà è quella di far scoprire (o riscoprire) la necessità dell’esperienza teatrale agli spettatori con personaggi e storie che vivono a meno di un metro da loro, respirando la stessa aria.
La sezione Spettacoli è stata vinta da Malanova di Sciara Progetti (Piacenza), per “la costruzione drammaturgica efficace e la bella prova d’attore, entrambe di grande impatto emotivo, per l’essenzialità della messa in scena e il risultato asciutto cui si arriva con semplicità e senza patetismi nonostante l’argomento”.
La giuria ha tuttavia ritenuto di dover anche assegnare una menzione speciale a Adda Passà a Nuttata di Meridiano Zero (Sassari) per “l’unione di alto e basso, poetico e grottesco, per la combinazione unica di Shakespeare, De Filippo e attualità in una maionese che, lungi dall’impazzire, appassiona e tocca – anche grazie al particolare linguaggio estetico adottato e alle capacità attoriali esibite.”
La sezione Monologhi/Performance è stata invece vinta all’unanimità da Gobbo a mattoni di Spazio Teatrale Allincontro (Prato) per “la scrittura particolarmente efficace nel restituire con grande verosimiglianza l’indagine compiuta sul territorio, mantenendo un’apprezzabile struttura teatrale esaltata dall’interpretazione del protagonista”.
Dopo una serrata e combattuta consultazione della giuria, la sezione Pillole ha visto l’affermazione di Trittico delle bestie – testo già finalista del Premio di drammaturgia DCQ-Giuliano gennaio, VII edizione e segnalato all’ultima edizione del Premio Hystrio alla scrittura – della compagnia Sophia Dalla Notte (Roma), per “aver affrontato la tematica dei rapporti familiari, evocandola attraverso un interessante e archetipico parallelismo tra la condizione umana e quella animale, in atmosfere indefinite che si prestano a scenari potenzialmente immaginifici”…
…mentre il premio del pubblico, previsto per la stessa sezione, è andato invece a Casella 17 della compagnia Duramadre (Roma), con 95 punti complessivi, staccando proprio Trittico delle bestie (82) e Un qualche rumore fa (80) di Pandora Lab.
La sezione Corti Teatrali, infine, è stata vinta da Il circo invisibile di Orlando-Pedetta (Roma), per “la resa scenica esaltata dall’affiatamento degli attori, per l’ironia a tratti pungente ed il buon ritmo sostenuto fino alla fine “.
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