Conosciamo meglio I Giocattoli: la band palermitana composta da Duilio Scalici (voce, testi, chitarra acustica), Ernesto Mormile (chitarra elettrica), Chiara Di Trapani (voce e synth) e Davide Casciolo (batteria).
All’attivo due singoli, “Sulla Neve” e “Il Ragno” – i cui videoclip hanno subito collezionato migliaia di visualizzazioni su YouTube – e in cantiere il primo album su etichetta Giungla Dischi. I Giocattoli sono tra le band emergenti del Vecchio Stivale che più ci hanno stupiti in quanto a estetica e stile musicale. Un sound che, dalle trincee dell’indie-pop, si evolve verso direzioni e atmosfere inusuali, regalando alle orecchie dell’ascoltatore brani piacevolmente fruibili. Dopo aver catturato l’attenzione del web, i quattro musicisti palermitani sono ora al lavoro sul disco d’esordio.
Chi sono I Giocattoli, la band per cui la musica è divertimento – di qui la scelta del nome –, e se diventeranno presto i nostri nuovi “Teddy Bear” del cuore? Scopriamolo insieme leggendo quanto ha da raccontarci Duilio Scalici, front-man del gruppo che ci da anche esclusive anticipazioni sul debut album della sua band.
Duilio, partiamo dai fondamentali presentando la band a chi ancora non vi conosce: qual è il marchio di fabbrica de I Giocattoli?
Il dualismo ironia-malinconia.
Siete stati voi stessi a definire la vostra musica “surrealista”: ti andrebbe di spiegarci meglio?
Sì, la nostra musica, o meglio i testi, sono contaminati dalla “scuola surrealista”. Spesso il concetto è qualcosa di concreto, di tangibile. Ma la forma in cui l’esplichiamo è del tutto surreale e/o onirica. Per adesso potreste accorgervene da “Il Ragno”, ma nell’album che stiamo realizzando la maggior parte dei brani ha questa influenza. Inoltre, cosi come nel surrealismo, le tematiche maggiormente trattate da i nostri pezzi sono: amore, sogno e “liberazione”.
Al momento state lavorando al primo disco. Come si stanno svolgendo le “giornate tipo” de I Giocattoli in questa fase creativa?
Ormai i brani dell’album li abbiamo tutti, a ottobre andremo a registrare. Solitamente io nell’arco di una giornata creo circa 2/3 brani, chitarra e voce senza alcuna pretesa, li registro su whatsapp e li mando agli “altri giocattoli”. Quelle che piacciono le portiamo subito alle prove, le ragioniamo e lavoriamo assieme. Le altre non le buttiamo, le conserviamo soltanto.
Duilio, che ne dici di lasciarci un piccolo “spoiler” sull’album a cui state lavorando dicendoci almeno cosa NON aspettarci dal primo lavoro discografico de I Giocattoli?
Sicuramente potete NON aspettarvi pretese. Virtuosismi musicali dei singoli strumenti. Non amiamo giocare a chi “ce l’ha più grosso”. I brani saranno fondamentalmente semplici, dolci, malinconici ed ironici al tempo stesso. E perché no, la vostra zine ci piace e vi diciamo anche quale sarà il titolo: #machepretendi.
Se ognuno di voi – Duilio, Ernesto, Chiara e Davide – fosse un “giocattolo”, quale sarebbe?
Duilio: il giocattolo di The Mask. Chiara: un Minipony. Ernesto: il giocattolo di Spiderman. Davide: Gino Pilotino.
I “giocattoli” a cui siamo abituati normalmente servono a divertire, educare, intrattenere. Quali effetti vi piacerebbe che smuovesse la vostra musica su chi la ascolta?
A noi piacerebbe smuovere emozioni, ricordi e stimolare il pensiero in maniera semplice, senza troppi giochi di parole. Non vogliamo essere difficili. Ci piacerebbe essere uno di quei giocattoli consigliati a “12 anni ed oltre”. Quei giocattoli che fanno divertire, pensare ed intrattengono suppergiù ad ogni età.
Ringraziamo Duilio Scalici a nome di tutta la band per l’intervista in attesa di ascoltare quale altro “prototipo” la fabbrica de I Giocattoli vorrà regalarci!