Ieri pomeriggio l’uomo più abbronzato della tv nostrana, mr. Carlo Conti, ha svelato i 20 nomi degli artisti che gareggeranno al festival di Sanremo 2015. Ora, Carlo Conti non è certamente Fazio, il quale, nei suoi Sanremo, ha tanto strizzato l’occhio al concertone del primo Maggio: pochi ex talent (solo quelli “di qualità”), molti artisti indipendenti, niente “luoghi e laghi” in cui fare l’amore. E già, perché se il conduttore di “Che tempo che fa” ha voluto dare un’impronta molto più radical alle sue karmesse, con Carlo Conti ci si aspetta un Sanremo molto più tradizionale e popolare, in linea con lo stile dei programmi da lui condotti. Così, le scelte da lui effettuate e annunciate ieri pomeriggio non stupiscono, anzi confermano quanto pensato: Sanremo n° 65 sarà un minestrone di tanta (forse troppa?) roba messa insieme per accontentare i gusti di tutti. Popolarità e scelte in linea con le classifiche attuali: erano questi gli obiettivi di Conti.
E dove trovare popolarità e successo discografico se non negli artisti provenienti dai talent show? Ben sei concorrenti su venti provengono dai talent più famosi d’Italia: Annalisa, Moreno e i Dear Jack da Amici, Il Volo da Ti lascio una canzone, Chiara e il neo vincitore Lorenzo Fragola da X-Factor. Allora parte il solito, ormai anche stancante e ripetitivo, dibattito sui talent: chi è pro li difende a spada tratta, chi è contro li condanna decretandoli come la rovina della musica italiana. A voi scegliere da che parte stare, diciamo solo che le scelte, a nostro avviso, risultano coerenti con gli obiettivi prefissati da Carlo Conti: le classifiche italiane, star straniere e super big come Ferro e Pausini a parte, sono intrise di giovani cantanti provenienti dai talent. I dati di vendita e gli innumerevoli dischi d’oro e platino lo certificano. Quindi, vi piaccia o no, finché i cantanti dei talent venderanno, non spariranno mai da Sanremo. Se Moreno e Chiara andranno a Sanremo con la speranza di recuperare i consensi un po’ perduti in questi anni; Annalisa, i Dear jack e il Volo affronteranno Sanremo speranzosi della consacrazione che potrebbe portare loro una vera svolta alla loro carriera. Discorso a parte per Lorenzo Fragola, che nel giro di tre giorni si è trovato lanciato da una competizione all’altra, con un brano tirato fuori da chissà quale cilindro magico e con il rischio, veramente alto, di bruciarsi subito a causa della fretta di mamma Sony. Poi si sa, è inutile negarlo: Sanremo serve a molti artisti per dare una spolverata alla loro carriera e sperare in un ritorno che non li consacri a meteore delle classifiche: è questo sicuramente l’intento di Raf, Nek, Irene Grandi e Alex Britti che, nonostante siano validissimi artisti, non sono mai riusciti a consacrare la loro carriera a livelli di “Ramazzottiana” o “Pausiniana” memoria. Curiosi i nomi di Marco Masini, reduce da un nuovo contratto discografico con la Sony, Nesli, ormai lasciatosi andare al pop d’autore e di Gianluca Grignani. Non ci si spiega la sua presenza, sinceramente: qualche anno fa Morgan non ha avuto la possibilità di salire sul palco a causa di certe sue dichiarazioni sull’uso di droga, mentre un cantante finito da pochissimo in tribunale ha a quanto pare il diritto di salire sul palco dell’Ariston… Se non destano scalpore le presenze di godibili interpreti come Malika Ayane e Nina Zilli, resta invece qualche dubbio su chi abbia decretato big una come Bianca Atzei, che negli anni è apparsa come prezzemolino nelle classifiche grazie a qualche brano orecchiabile e molti, troppi duetti per un’artista emergente. Ovviamente, un festival popolare non poteva che avere le sue scelte discutibili. Non che quelle sopra elencate siano condivisibilissime, ma ci sono due o tre nomi che proprio non riescono ad essere digeriti, specie dal popolo del web. Eccoci arrivati a quella che, passatemi il termine, è considerata la parte trash del cast…
Quest’anno avremo il grande onore di riascoltare (qualcuno lo aveva forse chiesto?) Grazia di Michele, staccata a forza dalla poltrona di Amici, in coppia con Platinette. Un duetto che ricorda tanto principi, Pupi e tenori di qualche anno fa… Per non parlare di Lara Fabian, il cui nome è associato dai più a quello della sua canzone Adagio, cantata nei peggior karaoke di Caracas. I soliti idioti, la cui partecipazione al festival è una vera e propria offesa agli altri cento e passa cantanti esclusi dai giochi. Per finire lei: la regina del trash, la muchacha sexy, la moglia dell’”amatissimo” Gigi: sua maestà miss Coconuda Anna Tatangelo. Penso basti la sua presentazione per capire quanto, almeno per chi scrive, sia occupato indegnamente questo ultimo posto disponibile. Certo, non avrebbe guastato la partecipazione di qualche jazz-man come Mario Biondi o Sergio Cammariere, piuttosto che qualcuno che di qualche rocker sul palco, come Piero Pelù o gli Stadio. Amara la reazione di molti artisti che, subito dopo la rivelazione dei 20 nomi in gara, hanno pubblicato sulle loro pagine facebook il disappunto per non essere stati scelti: parliamo di Clementino, Antonino, che avrebbe portato un brano in coppia con Lorendana Berté e Loredana Errore. Fa parlare molto anche l’assenza di Suor Cristina, ma che, a detta dello stesso Conti, non ha presentato nessun brano per partecipare.
Infine ecco a voi i titoli dei brani presentati dai 20 “campioni”. E voi, cosa ne pensate?
Annalisa– Una finestra tra le stelle
Malika Ayane– Adesso è qui
Marco Masini– Che giorno è
Chiara– Straordinario
Gianluca Grignani– Sogni infranti
Nek– Fatti avanti amore
Nina Zilli– Sola
Dear Jack– Il mondo esplode
Alex Britti– Un attimo importante
I soliti idioti– Vita d’inferno
Moreno– Oggi ti parlo così
Bianca Atzei– Il solo al mondo
Raf– Come una favola
Lara Fabian– Voce
Grazia Di Michele e Platinette- Io sono una finestra
Il Volo- Grande amore
Anna Tatangelo– Libera
Nesli– Buona fortuna amore
Irene Grandi– Un vento senza nome
Lorenzo Fragola– Siamo uguali