Dan (Mark Ruffalo) importante talent scout degli anni novanta e fondatore di un’etichetta discografica indipendente, con la fine del suo matrimonio la sua vita va a rotoli. L’alcol diviene il suo fedele compagno, da anni non riesce a scovare nessun artista emergente degno della sua attenzione, ragione per la quale viene licenziato, per non parlare della figlia adolescente, Violet (Hailee Steinfeld), a cui non riesce a riservare le attenzioni di cui si ha bisogno a quell’età da un padre. Una sera, in un locale dell’East Village, in preda ai fumi dell’alcool, conosce Greta (Keira Knightley), giovane cantautrice inglese decisa ad abbandonare il mondo della musica in seguito ad una delusione amorosa. Quest’incontro sarà decisivo per entrambi, li porterà a vivere una serie di eventi che cambieranno il corso della loro vita da un giorno ad un altro.
Film gradevole ideale per infondere speranza, dal finale non scontato, anche se lo sviluppo della storia appare a tratti poco credibile. La musica è l’elemento principale, in una New York coinvolgente e caotica. Più che la storia in sé ad attirare l’attenzione è il grande cast coinvolto, a partire da Knightley il cui ruolo è come se le fosse stato cucito addosso, con una voce soft inaspettata anche se non di tale portata da essere credibile in qualità di un talento musicale emergente scovato da un palato fine come Dan, interpretato da Ruffalo, conosciuto al grande pubblico per il suo ruolo in I Ragazzi stanno bene, per il quale ha ricevuto una candidatura all’Oscar come Miglior Attore non Protagonista. Il film ha visto l’esordio sul grande schermo di Adam Levine, frontman dei Maroon 5, le cui canzoni Lost stars e No one else like you, sono state utilizzate come colonne sonore accanto ad altri brani scritti da artisti del calibro di Gregg Alexander, ex cantante New Radicals, e CeeLo Green. Pur apprezzandolo come cantante, in qualità di attore, in cui interpreta il fidanzato storico di Greta in procinto di diventare una rock star, appare poco convincente, soprattutto accanto ad un talento indiscusso come Knightley, con cui fatica a reggere il passo.
ALESSANDRA DEROMA