Si alza il sipario sulla nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma e forse l’ultima di Marco Muller.
Il mattatore dei festival dedicati alla settima arte non trova pace neanche nella capitale, coccolato da Ministri e Ministeri, Consiglieri e Assessori, Politicanti e Brand, Sponsor e…poco budget. Perchè diciamocelo, 6 milioni di euro sono una miseria, Marco aveva chiesto solo 2 cose: Carta Bianca e Budget illimitato, come per il si fu caro Tornatore per il suo Masterpiece Baaria.
E invece si ritrova a lottare con Fondazioni fondate fondamentalmente sull’assenza di fondi.
Veniamo al Festival, il primo film che incrocio è un opera prima A Birder Guide to Everything con Kodi Smit-McPhee, una teen-commedy con qualche lato oscuro che sfida il tempo, la società giovanile, riscoprendo il valore delle sane abitudini qui rappresentate da una pratica sportiva-naturalista come il “Bird Watching”.
Cos’hanno in comune il film e il festival di Roma? Hanno in comune quasi tutto, la strategia, la modalità d’azione, il risultato e il senso.
Già, perchè così come per un perfetto Bird Watcher sono fondamentali, cautela, pazienza, rispetto, silenzio e tenacia, anche Roma, da 9 anni ormai, si muove in modalità stealth, osservando le altre manifestazioni, cambiando posizione e DNA, modificando la propria forma prima Festa, poi Festival, poi Festival/Rassegna adesso di nuovo Festival.
Il film parla di emozione pure e pulite, il Festival parla di rinnovata passione e propensione verso il pubblico, Kid Smith va alla ricerche di razze estinte in ricordo della madre, l’Amministrazione festivaliera va alla ricerca di una credibilità troppe volte messa in discussione.
Eppure la Roma di Sorrentino è ancora il centro nevralgico del cinema nostrano, la casa di tutte le case di produzione e distribuzione, la città con la più alta densità di popolazione, si meriterà un Festival sano oppure NO.
Staremo a vedere, il programma di quest’anno regge il confronto internazionale almeno per 5 gg, le star o qualche star torna a Roma volentieri, i convegni sembrano interessanti, c’è pure lo spazio Wired, insomma, buona fortuna #RomaFF9