Balletto di Roma, cinquant’anni portati benissimo, compagnia tra le più longeve nell’attuale panorama ballettistico nostrano. Affonda le sue radici nella contemporaneità e, per compiere il suo impegno, non può che anelare al costante rinnovamento. Così nel 2014 da inizio al percorso di ricerca coreografica INNOVATION UNIT, diretto da Paolo Mangiola, danzatore con Wayne McGregor | Random Dance e coreografo free lance in tutta Europa (Norvegia, Inghilterra, Italia, Germania).
Per BdR Mangiola crea We/Part – in scena presso il Teatro Brancaccio lo scorso weekend – partendo dall’assunto che ognuno di noi è intimamente connesso all’altro, in un vortice di relazioni che definiscono ciò che siamo realmente. We = Noi e Part = Parte, un gioco linguistico che rappresenta la metafora dell’essere al mondo come individuo unico e a sé stante ed essere sociale e dunque collegato agli altri.
Una messa in scena perfettamente divisa in due, per quanto lo spettacolo sia un atto unico; la prima parte più intimista e forse anche meglio riuscita, per una maggiore essenzialità del processo creativo che ben si sposa con un messaggio che arriva forte e chiaro proprio perché espresso attraverso il solo movimento e la connessione dei corpi. Cambio di registro invece nella seconda parte, con un segno sonoro, ad opera del compositore Donald Sarsfield, molto più caotico, attingente a sonorità metropolitane e concrete nonché ad un uso del corpo come cassa di risonanza. Qui troviamo certa “didascalicità” nell’impiego del “verbo” da parte dei danzatori, il quale appesantisce senza risultare di fatto elemento di arricchimento in buona parte della performance.
Notevole comunque l’utilizzo bilanciato dell’espressività dei danzatori, giovanissimi e molto preparati. Un notevole salto di qualità in questo ensemble, in cui peraltro spicca l’elemento femminino. A sottolineare il tutto, l’ottimo disegno luci della light designer Fabiana Piccioli, la quale afferma: “In questo nuovo lavoro, l’idea è che le luci, diventino occhi inquisitori attraverso i quali i danzatori conducono un’analisi di se stessi e della loro esperienza. Parallelamente a questo esame in profondità, sveleremo lo spazio, fino a quando apparirà ai danzatori (e a noi) come il luogo della consapevolezza raggiunta”.
Vi si legge una visione gioiosa dell’incontro con l’altro, un momento di autentica presa di consapevolezza che, proprio come il movimento fluido dei danzatori, non si interrompe nel momento della sua massima espressione, al contrario dà inizio ad una serie di reazioni a catena che conducono l’attore e lo spettatore nel percorso per la scoperta di sé. E dell’altro.
Con We/Part, BdR inaugura un tour nei teatri della Capitale, riaffermando la propria presenza sulla scena romana. Qui le date:
30 Dicembre 2014 1/6 Gennaio 2015 Auditorium Conciliazione “Lo Schiaccianoci” Coreografia Mario Piazza 6/8 Febbraio 2015 Teatro Brancaccio Il Lago dei Cigni ovvero Il Canto Coreografia Fabrizio Monteverde 21/26 Aprile 2015 Teatro Quirino Contemporary Tango Coreografia Milena Zullo