Un palcoscenico spoglio, con il solo adorno di un baule in posizione centrale, stride con il fasto dorato del sempre suggestivo Teatro Argentina. Eppure in un attimo quello è l’unico spazio possibile, vuoto da cui emergono e si muovono gli attori di una storia. Quella di Giovanni – siciliano, anima pure, anima bella – personaggio di un universo popolare fatto di piccole meschinità e poca ragione.
Alla sua destra Rosaria, cugina quasi gemella e anche un po’ madre, che lo inizia alla vita, per prima ne carpisce l’omosessualità, lo protegge e, infine, lo accompagna durante il percorso della malattia che lo condurrà a un triste epilogo.
A sinistra Giuseppe, quello che “io, frocio, non sono stato mai” ma che è unico amante e amore di Giovanni, l’insegnante di danza, irto a idolo come una popstar.
Joele Anastasi nei panni di Giovanni, come già in Battuage, attinge da ciò che conosce bene, una Sicilia gretta, chiusa in se stessa, che non ha da offrir nulla se non il sole e che, nelle ombre lunghe degli angoli e dei tramonti, nasconde rapporti sordidi e istinti bestiali. Con lui, i sempre enormi, Federica Carruba Toscano nei panni di Rosaria, ed Enrico Sortino in quelli di Giuseppe; hanno tutti un’individualità e una presenza scenica spiccata che ben si adattano a una drammaturgia che erge la distanza tra i corpi a metafora di un tempo che non è mai qui e ora, ma che vive nel ricordo e nell’abbandono.
Così Giovanni, diventa simbolo di coraggio, poiché nemmeno l’esperienza dell’AIDS riesce ad intaccarne lo spirito, si libra in volo come i grand jeté che ha tanto voluto imparare dal suo maestro amore. E a Rosaria e Giuseppe non resta che intonare un canto d’amore per lui.
“Io, mai niente con nessuno avevo fatto” di Vuccirìa Teatro è il primo di una serie di spettacoli con tematica omosessuale all’interno della Rassegna Garofano Verde a cura di Rodolfo Di Giammarco in scena al Teatro Argentina dall’8 al 10 Settembre.
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