Dopo due ep molto apprezzati tra gli addetti ai lavori, Uscita 17 – band romana guidata dai fratelli Tacchia a voce, chitarra e tastiere – approdano al long playing con Solo buone notizie, disco distribuito da Cose comuni e altre etichette indipendenti, e confermano in larga parte le buoni voce circolate sul loro conto.
Un disco che si muove nel solco del pop rock contemporaneo, cantato in italiano, ma tenendosi lontani dalla banalità e cercando la dimensione live, a loro evidentemente congeniale, fin dalla composizione, con chitarre decise, ritmiche aggressive, melodie cantabili che si aprono all’intimità, alla ballata, tra rock alternativo, pop di qualità e tentazioni elettroniche.
Prendete per esempio In faccia a nessuno, primo singolo e apertura del disco: travolgente pezzo da pogo, con riff e ritornello difficilmente resistibili. Caratteristiche che si trovano anche in Vernice o Canone inverso, mentre Il dono, o le ottime Diamante – il lento per eccellenza dell’album, dolce e moderno nei suoni – e Oceano, più sostenuta e più malinconica, come alt-rock anni ’90 comanda (echi sempre benvoluti dei Superchunk), ne rappresentano il contraltare più sentimentale. Chiudono il disco la suadente Ventitredici e Il sospetto, riarrangiamento acustico, e vagamente brasiliano, di un vecchio brano, che nella nuove veste guadagna spessore.
A differenza di molti colleghi, Uscita 17 non soffrono il passaggio all’album completo, sanno scrivere e suonare – aiutati dalla produzione di Pierluigi Ferrantini dei Velvet -, hanno una solida spina dorsale e tentacoli che sanno catturare. Gli si augura di sfruttare al meglio i loro talenti ai primi passi.