L’erede di Luigi Magni, Antonello Avallone merita novecento volte “bravo”. Il calore della sua voce, i battiti per il teatro, uniti ad un carisma scenico come pochi, plasmano emozioni indicibili. Con quella maestria vocale perfino una ricetta di cucina farebbe il suo figurone. E’ artista pieno. Sulla terraferma o nell’ “Oceano”, dove, per due ore fa navigare tra commozione e risa lo spettatore. E’ un viaggio che si può fare fino al 13 aprile prossimo al Teatro dell’Angelo in via Simone de Saint Bon (http://www.teatrodellangelo.it/).
Le doti interpretative del protagonista del monologo rendono lode al lavoro di Alessandro Baricco da cui è stato tratto il famoso film “La leggenda del pianista sull’Oceano”. Una interpretazione personale, in un lavoro, che portato da Avallone affascina ma, diversamente avrebbe potuto pure annoiare. C’è il mare e c’è il sorriso, il pianto, l’ironia e la musica jazz … è un racconto adattato al teatro che esce dal film e dal libro.
La pellicola diretta da Giuseppe Tornatore fu pluripremiata, nella sua interpretazione di Tim Roth, con 5 Nastri d’argento e 1 Efebo d’oro 1998, 6 premi Donatello 1999, Globo d’oro 1999 per la sceneggiatura. Non si hanno scene qui al teatro dell’Angelo, né filmati o immagini, tutto passa attraverso la sola e scarna parola, quella parola di Avallone che ora è l’amico di Danny ora è lui…Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, nato e vissuto sul piroscafo Virginian. In vita sua non ha mai messo piede sulla terra, per il mondo lui ufficialmente non esiste, non è mai esistito. E dall’oblò della nave la vita gli fa pure spavento, né saprebbe immaginarsela una vita lontano dal mare. Una volta proverà pure a varcare i tre gradini della nave, lo spartiacque tra il mezzo e la terra. Per Danny esiste solo la solitudine e la musica. Attraverso i racconti dei passeggeri riuscirà a vedere i posti dove mai andrà. E, dopo ogni racconto aggiunge un tassello alle città, luoghi. Le scene (minimali) ed i costumi sono di Red Bodò, l’aiuto regia è di Marilì Conti e la regia dello stesso Antonello Avallone.