Rocco Papaleo, tra cinema e teatro, musica e recitazione, sta dimostrando un suo percorso artistico sghembamente coerente. Dopo il sorprendente successo di Basilicata Coast to Coast, Una piccola impresa meridionale è il secondo film da regista di Papaleo che continua a perseguire una peculiare idea di cinema: qui racconta di un prete spretato che per evitare lo scandalo che la sua decisione può causare in paese (in Puglia, ma il film è girato in Sardegna) si trasferisce in un faro abbandonato. Qui raccoglie un po’ di umanità marginale: ex-prostitute, badanti lesbiche, mariti cornuti.
Scritto da Papaleo con Valter Lupo, Una piccola impresa meridionale è una commedia che pare uscire dal neo-realismo rosa, da quel cinema anni ’50, di cui qui si aggiornano solo le componenti sociali e i costumi, antico e arioso, per raccontare come lo sguardo degli altri sia un peso, come gli occhi e i giudizi siano il bagaglio più difficile da portare. Un film simpatico, leggero con cervello, che si sfilaccia nella sceneggiatura per voler accumulare personaggi, macchiette e risoluzioni politicamente corrette ed emblematiche, ma che sancisce il gusto di Papaleo per luoghi, facce, atmosfere e attori, tutti in formissima, a partire dalla strana coppia Scamarcio-Bobulova. Nota di merito per Erica Mou, la cui Dove cadono i fulmini è una gustosa ciliegina.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.