Un trentenne vive in affitto, con una donna, in un miniappartamento ammobiliato. Stanno vivendo una storia d’amore. L’uomo ha una figlia nata da una relazione con un’altra donna. Naturalmente vede la figlia, la cui madre vive da sola. L’uomo, che fa l’attore di teatro è molto povero. E ora è follemente innamorato della nuova compagna, anche lei attrice, ma senza lavoro. Scritto da Marc Cholodenko e Caroline Derouas, La jalousie, nuova opera di Philippe Garrel, è un piccolo film sentimentale, che tocca con cautela il melodramma e il dramma familiare che racconta in chiave contemporanea la vita del nonno di Garrel regista, interpretato dal figlio Louis, e la sua tormentata storia con la moglie e a sua futura amante.
Garrel ritrova così la leggerezza d’ispirazione, di tocco, la fluidità dei movimenti e di regia, il gioco con la musica che avevano baciato i bellissimi Non sento più la chitarra e Gli amori immaginari. E gli attori: Louis Garrel è sempre più alter ego generazionale del padre, Anna Mouglalis è la quintessenza della seduzione e la piccola figlia di Garrel un portento espressivo che da sola illumina il film. Un piccolo gioiello, quasi minimo come la sua durata, ma preziosissimo.