Ex-segretario della Difesa sotto l’amministrazione Ford e Bush jr., Donald Rumsfeld è al centro di una lunga e capillare intervista che ripercorre tutta la sua carriera politica, dall’elezione a deputato fino ai momenti decisivi della sua carriera puntando soprattutto sugli ultimi 6 anni di carriera (2001-06) quando dovette gestire l’attacco alle Torri Gemelle e la successiva guerra al terrore. Errol Morris parte dai milioni di memo che Rumsfeld ha scritto da quando lavora a vario titolo alla Casa Bianca e realizza The Unknown Known, un documentario serratissimo che informa come una biografia, analizza come un saggio e non dimentica mai la funzione creativa del cinema.
Le parole, scritte, dette, analizzate (in una sequenza memorabile, Rumsfeld legge i memo in cui chiede i significati espliciti di alcuni termini come terrorismo, non convenzionale eccetera) diventano la spina dorsale di un film che sa scoprire con ironia il lato spettacolare del potere e quello nebbioso della verità (non a caso, Morris vinse un Oscar per un The Fog of War), giocando in modo evoluto con la lingua del cinema: la musica di Danny Elfman, l’uso delle immagini originali, il montaggio interagiscono con le parole come un maestro di cinema sa e può fare. Alla faccia di chi pensa al documentario come qualcosa di diverso.