Film spagnolo, scritto da Sergio G. Sánchez e diretto da JA Bayona, il responsabile del team che ha diretto l’horror spagnolo The Orphanage, The Impossible è un resoconto attentamente studiato dell’esperienza di una famiglia durante lo tsunami che ha colpito il sud-est asiatico il giorno di Santo Stefano nel 2004 e che ha preso la vita a più di 250.000 persone.
Henry Bennett (Ewan McGregor), un uomo d’affari britannico che lavora in Giappone, sua moglie Maria (Naomi Watts), un medico temporaneamente ritirato dalla pratica, ed i loro tre figli pre-teen stanno passando le loro vacanze di Natale in un resort di lusso thailandese.
Dalle scene familiari alla spettacolare/viscerale ri-creazione della gigantesca onda e le sue conseguenze orrende che separeranno i Bennetts, Maria nell’entroterra insieme a suo figlio maggiore, Lucas (Tom Holland), e Henry vicino alla riva con i piccoli Thomas e Simon. Nessuna delle due parti sa che gli altri sono vivi, e il dolore della separazione è palpabile. Inseriamo nel calderone sensi di colpa, coraggio, nervi saldi, qualche bimbo in lacrime, Geraldine Chaplin e le stelle, e avremo un idea del film.
Naomi Watts in grande spolvero, capace di far passare un ora abbondante di film come se fossero passati solo pochi minuti, i bambini commoventi e poco realisticamente maturi, Ewan McGregor che arranca, a causa dell’eccellenza artistica della Watts, e una originale regia che corre sul filo dell’horror come ritmo, suoni e l’ombra della morte incombente.
Il film è ben recitato, il trucco convincente e la messa in scena impeccabile, e turbolenta, fa immergere lo spettatore nell’esperienza dello tsunami, sfiorando, suo malgrado, marginalmente il contesto più ampio e le conseguenze umane che vengono ignorate.
Il film apre con una dichiarazione che dovrebbe giustificare questa superficialità narrativa, con un altisonante “questa è la storia vera di una famiglia“. In effetti, la famiglia è reale, ed è stata ricreata un storia progettata per l’accettazione universale dell’opera. Diciamo che The Impossible risulta essere un buon film, che intrattiene, a tratti commuove e fa della messa in scena il fiore all’occhiello dello sviluppo del plot. Tutto il resto è Naomi Watts.