Spider-Man è il personaggio più amato nei fumetti, perché dietro la maschera e la spavalderia, c’è Peter Parker, un adolescente con problemi familiari e caratteriali legati alla giovane età.
Dopo il “terribile gigante” che è stato Spider-Man 3, ecco un tentativo, da parte di Sony Pictures, per rilanciare il loro franchise più redditizio. Si tratta di un pezzo efficiente di corporate film-making, ma niente di esaltante.
Come Batman Begins e X-Men: First Class, The Amazing Spider-Man è la storia di un ‘Origins’ che parte dalla prima infanzia di Peter Parker .
“The Amazing Spider-Man”, diretto da Marc Web e interpretato da Andrew Garfield, non è solo un riavvio – si tratta di un ringiovanimento. Dalla prima immagine del risveglio sensoriale, fino all’accettazione finale delle responsabilità di un adulto e la gestione degli impulsi di un eroe molto umano.
In circostanze che gridano al sequel, Peter (Garfield) viene abbandonato dai genitori scienziati all’età di 7 anni. Cresciuto nella periferia di New York City dalla sua zia May (Sally Field) e lo zio Ben (manly-saggio Martin Sheen), il “Garfield” Parker promette un ‘The Untold Story‘ che non viene rispettato, non ci sono grandi novità sul fronte “plot” solo migliori interpretazioni da parte dei protagonisti e una resa della -Comic Storia- più credibile e realistica.
Una maggiore enfasi sui rapporti umani rispetto gli effetti speciali per aggiornare il riavvio di Spidey attraverso la nozione di rendere un supereroe Marvel meno .. . super-eroico.
In linea con il rifacimento tonale, The Amazing Spider-Man è stato diretto/affidato alle novelle mani di Marc Webb, un regista relativamente under-the-radar, trentenne, la cui prima e unica altra prova registica è (500) Days of Summer, una stravagante storia d’amore indie pocket. La modestia paga.
Il Garfield Parker di Mark Webb sprizza energia da tutti i pori, anela la ragazza della porta accanto: Gwen Stacy (Emma Stone), che è un suo pari intellettuale e una compagna di studi presso il liceo Science Midtown di Manhattan.
Peter scopre la sua nuova forza, velocità e poteri adesivi su un vagone della metropolitana, che smantella accidentalmente durante il disarmo di alcuni “attacca-brighe” – scusandosi per tutto il tempo -. Questo Parker risponde con allegria alle vertigini e alle sue nuove abilità, come un adolescente che scopre di poter cantare tutta una nuova serie di note dopo i suoi cambiamenti di voce, riuscendo anche nella difficile sfida di conservare tutta la vulnerabilità di un adolescente, accorgendosi che le sue super-doti acquisite, non sono propriamente un lasciapassare verso una comoda ‘accettazione sociale’.
Gli autori James Vanderbilt, Alvin Sargent e Steve Kloves propongono alcune situazioni audaci.
Insomma un nuovo inizio, simpatico, fresco e relativamente originale, nel suo tentativo di riavviare un franchising cult del mondo Comic.