Ci hanno provato Paolo Conte e gli Afterhours, riuscendo a catturare l’attenzione di un numero considerevole di persone. Erikha Badu ha dimostrato di saperci fare, e col suo Neo Soul ha fatto un quasi tutto esaurito. Ma a riempire Villa Arconati ci ha pensato Paolo Nutini: unica data del festival a presentarsi col “tutto esaurito” da una sola settimana in prevendita. E il motivo lo si capisce una volta averlo visto salire sul palco: una grinta tutta made in italy, che accoglie il suo pubblico con un ben pronunciato: “Buonasera, Milano”, e l’ovvia ovazione della folla. Quella di Villa Arconati è la prima di cinque date in Italia, ma sono solo un trampolino per quello che sarà un punto importante nella carriera di Nutini.
Nonostante la giovane età (25 anni), e la pubblicazione di due album in studio, Paolo Nutini sarà sul palco della cerimonia d’apertura delle prossime olimpiadi a Londra. Un’occasione che gli permetterà visibilità non solo per le 60.000 persone che saranno presenti al momento dell’evento di apertura, ma anche e soprattutto a livello internazionale. Paolo Nutini ha qualcosa dell’artista malinconico, originale e fuori dagli schemi, ma soprattutto vanta di una voce molto particolare.
Cantati, sul palcoscenico del festival, brani quali Coming Up Easy, Jenny Don’t Be Hesty e la struggente Candy, senza lasciare spazio a quello che è stato il singolo di lancio di Nutini, New Shoes.
Noi di Four magazine siamo rimasti piacevolmente sorpresi, e non vediamo l’ora di vedere Paolo Nutini sul palco delle Olimpiadi.