Come dice il proverbio … da grandi effetti speciali e da grande budget derivano grandi responsabilità.
Solo cinque anni dopo il poverissimo Spider-Man 3 interpretato da un sempre più stanco Tobey Maguire, il pulsante di reset è stato premuto. Siamo tornati all’inizio, con una nuova stella, un nuovo cattivo e una storyline più snella e più interessante che ci riporta all’origine.

Quindi tutto sommato ora:
- Spiderman fa tutto ciò che un ragno può e deve fare- è tornato con una nuova versione della storia originale “Come il giovane nerd” Peter Parker (Andrew ‘Social Network’ Garfield), ottiene i suoi poteri di super-aracnide;
- Il casting è giusto. Andrew Garfield è lo Spidey Sean Connery, a differenza del Tobey Maguire – Roger Moore;
- Peter Garfield Parker: Sembra intelligente, fisicamente leggero ma asciutto, con il giusto linguaggio del corpo, curvo e passivo-aggressivo quando necessario;
- Il riavvio funziona davvero bene. Garfield è eccellente nel ruolo del protagonista ed è abilmente supportato da una sceneggiatura decente, effetti speciali CGI da far cadere la mascella e un amore hottie dalle forme di Emma Stone- Gwen Stacy;
- Una forte vibrazione di adolescenza conflittuale viene inserita all’interno del canale diegetico del film, accostandolo ad opere come Kick Ass o Chronicle;
- Garfield fa il proprio ruolo, le sue battute sarcastiche sono particolarmente gradite e rendono questo Spiderman più simile al fumetto originale uno;
- Rhys Ifans è formidabile ed è sicuramente il risultato migliore dopo il Dottor Octopus folle di Alfred Molina.